Monumenti Aperti approda quest’anno, per la prima volta, in tutti gli undici comuni dell’Unione dei Comuni Alta Gallura: Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa di Gallura, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola e Viddalba.
La partecipazione a Monumenti aperti è possibile grazie al supporto del Fondo Cultura del Ministero della Cultura nell’ambito del progetto dell’Unione dei Comuni Alta Gallura “Destinazione Gallura Città di Paesi – Verso il distretto culturale attraverso percorsi finalizzati alla conservazione digitale, alla valorizzazione e alle fruibilità multimediale del patrimonio storico culturale.
L’appuntamento è per sabato 19 e domenica 20 ottobre, insieme a Selargius, nel Cagliaritano, e alla città emiliana di Ferrara.
Organizzata e coordinata a livello regionale e nazionale dall’associazione Imago Mundi OdV, per l’edizione 2024 Monumenti aperti fa tappa in 78 Comuni: lungo cinque fine settimana dal 4 maggio al 2 giugno e in
una seconda parte dal 12 al 27 ottobre. La tranche autunnale, che verrà chiusa da Cagliari, è partita il 12 ottobre a Bitonto e Capoterra. Spazi per i sogni è il tema di questa edizione. L’idea è proporre e sostenere la necessità (e la capacità delle comunità) di creare spazi, fisici e virtuali, per il perseguimento e la realizzazione di sogni, siano essi già concretizzati – quindi memoria – che da realizzare – quindi evoluzione/futuro.
«Questa straordinaria manifestazione offre l’opportunità di vivere insieme un’esperienza unica di scoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del nostro territorio – spiega il presidente dell’Unione dei Comuni Alta Gallura Giovanni Maria Mamia -. Il 19 e il 20 ottobre i comuni dell’Unione si uniranno in un viaggio collettivo attraverso i luoghi più affascinanti e significativi, come siti archeologici, bellezze naturali, musei e monumenti storici. In questo contesto, l’Unione si fa Città dei Paesi: una sola realtà che vive e celebra la propria identità comune, pur nella ricchezza delle singole comunità. Monumenti aperti sarà un momento di condivisione, esplorazione e orgoglio, in cui il passato e il presente si incontrano per creare un futuro di consapevolezza e appartenenza.»
Un nutrito schieramento in campo di enti e istituzioni, scuole, associazioni e singoli volontari rendono possibile l’apertura di 15 monumenti complessivamente fra musei archeologici, etnografici e del sughero, complessi nuragici, chiese antiche e palazzi di pregio, rappresentativi del forte senso culturale e identitario del territorio gallurese.