Il San Martino di Oristano è uno dei trentuno ospedali italiani in cui martedì 29 ottobre, alle ore 10.00, si terrà in contemporanea nazionale “Un albero per la salute”, iniziativa organizzata dalla Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri Internisti) e dal Raggruppamento Biodiversità dei carabinieri per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente come elemento fondamentale per preservare anche la salute umana.
L’evento prevede la donazione e la messa a dimora di giovani alberi nei giardini degli ospedali aderenti da parte del raggruppamento carabinieri in collaborazione con la società scientifica dei medici internisti. Ogni pianta potrà essere geolocalizzata e sarà possibile seguirne la crescita sul web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica.
Ad Oristano la piantumazione di alcuni piccoli arbusti della macchia mediterranea avverrà nel giardino antistante l’ingresso al reparto di Medicina Interna. Alla cerimonia, a cura della direzione medica dell’ospedale San Martino, è prevista la partecipazione dei rappresentanti della Asl 5 di Oristano, della Fadoi, dei carabinieri Raggruppamento Biodiversità, delle autorità e delle istituzioni locali e regionali.
Capofila dell’evento nazionale sarà l’ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina-Gemelli di Roma, dove si terrà la presentazione con la partecipazione del ministro della Salute Orazio Schillaci.
Con il progetto “Un albero per la salute”, Fadoi e Raggruppamento Biodiversità dei carabinieri intendono sensibilizzare sulla connessione fra la salute dell’ambiente e quella degli esseri umani, indissolubilmente legate tra loro. La crisi climatica, causata in particolare dalle emissioni di CO2 – emissioni su cui pesa anche il settore sanitario – rappresenta infatti una minaccia sono solo per l’ecosistema, ma anche per l’uomo. Da qui la scelta di mettere a dimora degli alberi nelle aree verdi delle strutture ospedaliere italiane, come simbolo dell’impegno a compiere scelte di sostenibilità ambientale per proteggere al contempo la salute umana secondo l’approccio One Health, ovvero una sola salute umana, animale, ambientale.
Quella del 2024 è la seconda edizione di un progetto che, partito nel 2023, ha già visto lo scorso anno il coinvolgimento dei primi 30 ospedali italiani nei cui giardini sono stati messi a dimora altrettanti alberi e che proseguirà il prossimo anno con l’allargamento dell’iniziativa a nuovi presidi.