La seconda edizione del Festival “MarmilLibri”, un appuntamento letterario unico nel cuore della Marmilla, si prepara ad accogliere residenti e visitatori in una serie di incontri tra cultura, tradizioni e sapori locali. Il festival, promosso dall’Unione dei Comuni della Marmilla con il sostegno della Regione Sardegna Ass.to Pubblica Istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, in collaborazione con la Fondazione Altopiano Della Giara e la Fondazione Villanovafranca e realizzato con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività culturali e di Spettacolo si svolgerà dal 7 novembre al 14 dicembre con tappe nei 18 comuni che compongono l’Unione dei Comuni della Marmilla.
«MarmilLibri – dichiara il sindaco di Tuili e presidente dell’Unione dei Comuni della Marmilla Andrea Locci – è un evento che rappresenta sia una sfida che un’importante vetrina culturale per il nostro territorio, in cui crediamo profondamente e per il quale ci siamo impegnati a fondo per garantirne il successo. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto e della collaborazione che il territorio sta dimostrando. Invitiamo quindi tutti a partecipare numerosi a un evento culturale di grande rilevanza, che ci coinvolge come mai prima d’ora.»
Il festival MarmilLibri 2024 vedrà la partecipazione di numerosi autori e presenterà una selezione di opere che spaziano dalla narrativa alla saggistica, offrendo una panoramica sulle nuove e consolidate voci della letteratura italiana.
«Un festival come MarmilLibri – dichiara Giovanni Follesa direttore artistico del progetto MarmilLibri – diffuso sul territorio rappresenta un’importante occasione di incontro e crescita per tutte le comunità partecipanti. La scelta è stata quella di portare in ciascuno dei 18 centri un autore o un’autrice legato/a alla Sardegna. A queste attività si affiancano reading letterari di autori nazionali e internazionali su una tematica comune: l’ambiente e la sostenibilità. L’obiettivo è sensibilizzare su una sfida che ci riguarda tutti, quella della rivoluzione culturale e dell’educazione ambientale, alla quale siamo chiamati a contribuire attivamente.»