Le delibere adottate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Alessandra Todde.
Su proposta della presidente, Alessandra Todde, l’Esecutivo ha deciso, per ragioni di opportunità e di risparmio della spesa, di revocare la delibera che disciplina i funerali solenni per il presidente della Regione e gli assessori, ma anche per gli ex governatori ed ex assessori.
Su proposta dell’assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo, in accordo con l’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, la giunta ha deliberato il riparto del saldo del Fondo per la Retribuzione di Posizione per l’anno 2024, in rapporto al periodo novembre – dicembre, assegnando risorse per euro 920.351,27 a valere sul budget 2024.
Le risorse sono state distribuite tra le Direzioni Generali, il Segretariato Generale, le Unità di progetto, gli Uffici speciali e altre partizioni amministrative, in base a criteri che tengono conto della dimensione organizzativa, della tipologia e della specificità delle competenze e delle attività di ogni singola struttura e della consistenza media dei settori, intesa come le unità teoriche appartenenti a ciascuno di essi. Questi importi sono ripartiti con il fine di garantire una gestione efficiente e incentivante del personale.
Su proposta dell’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, la giunta ha approvato le linee guida in materia di sostegno alle imprese per il ciclo di programmazione 2024-2029, relativamente all’erogazione di sovvenzioni, al rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione, l’introduzione di tecnologie avanzate, lo sviluppo delle competenze per la specializzazione intelligente e per sostenere la transizione digitale e verde. La governance sarà del Centro Regionale di Programmazione, con il coinvolgimento delle Direzioni Generali interessate e di tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle procedure. Le misure di sostegno sono state definite in cinque distinte classi sulla base del livello di complessità, articolazione e dimensione di intervento, cui sono state collegate differenti modalità di selezione, nel rispetto dei principi di semplificazione e proporzione.
L’Esecutivo, su proposta dell’assessore Giuseppe Meloni, d’intesa con l’assessore degli Enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda, a seguito dei lavori della Cabina di Regia RAS-CES-ANCI, che ha eseguito una ricognizione dello stato di attuazione dei 61 interventi programmati, come stabilito nel Protocollo d’Intesa firmato il 22 settembre 2016 tra la Regione Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda, ha deliberato un cofinanziamento di ulteriori 2.432.500 euro per il programma “Sardegna in cento chiese”. Questa iniziativa è dedicata al recupero e al restauro di edifici di culto di rilevante valore storico e culturale in Sardegna. Le risorse stanziate saranno destinate alla conclusione di 17 interventi specifici, garantendo così la salvaguardia del nostro patrimonio culturale.
Su proposta dell’assessore Giuseppe Meloni, nell’ottica di garantire maggiore efficacia, efficienza e velocità della spesa delle risorse del PR Sardegna FESR 2021-2027, e visti i progetti integrati territoriali, già individuati, con potenzialità locali di interesse regionale e sovraregionale, la giunta ha confermato, con propria delibera, l’intenzione di valorizzare il progetto: Sistema Integrato Sinis Mont’e Prama –- Grande Progetto Mont’e Prama. Il Grande Progetto si sta rivelando un positivo modello di governance per l’attuazione del piano di interventi con un effetto moltiplicatore anche per gli altri progetti integrati nell’area, con azioni materiali e immateriali. Gli interventi sono realizzati sia localmente, all’interno del sistema Sinis Mont’e Prama, che nazionalmente e a livello internazionale. Al fine di valorizzare quanto già realizzato nel corso degli anni precedenti, le risorse regionali già destinate, pari a complessivi euro 23.810.000, potranno essere integrate con le risorse del Programma comunitario attraverso un percorso di coprogettazione con gli attori territoriali interessati.
La Giunta, sempre su proposta dell’assessore GiuseppeMeloni, ha approvato finanziamento del Progetto “A Scuola di Open Coesione – ASOC”, risultato di un accordo tra il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud – Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Istruzione e del Merito (MIM), realizzato in Sardegna grazie al supporto dell’Ufficio scolastico regionale e alla attività di comunicazione ed informazione sviluppata dai due centri di informazione comunitaria Europe Direct presenti in Sardegna. Il progetto è un percorso innovativo di didattica interdisciplinare, giunto alla 12a edizione, volto a promuovere principi di cittadinanza consapevole che, con il sostegno dell’A.d.G. del PR Sardegna FESR 2021-2027, avrà a disposizione dei team sardi meglio classificati le risorse per l’organizzazione di viaggi di istruzione presso le istituzioni comunitarie con il supporto degli Europe Direct sardi.
Approvate nella seduta, sempre su proposta dell’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, diverse variazioni di bilancio per dar corso all’utilizzo di nuove risorse o alla riprogrammazione di quelle pregresse già presenti nelle disponibilità regionali.
A novembre del 2023 la giunta aveva definito i criteri di ripartizione dei fondi previsti dalla Legge di Stabilità 2023 a favore degli Enti Locali della Sardegna pari a 8.000.000 di euro, destinati alla redazione di studi di fattibilità comunali sullo stato degli edifici scolastici, necessari per evidenziare l’eventuale necessità di interventi di messa in sicurezza, efficientamento energetico e acquisizione delle certificazioni obbligatorie.
Destinatari di tale intervento sono tutti gli Enti Locali proprietari di edifici scolastici registrati sulla piattaforma ARES (Anagrafica Regionale di Edilizia Scolastica). All’Unità di Progetto Iscol@ sono state demandate attività di assistenza tecnica a favore dei beneficiari, per cui è stata disposta una variazione di bilancio pari a 100.000 euro. Su proposta dell’assessore degli enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda, la giunta, preso atto del fatto che l’iter procedurale di trasferimento delle risorse agli Enti Locali è particolarmente complesso, ha deliberato la proroga del termine ultimo per la conclusione e la rendicontazione finale degli interventi, al 31 dicembre 2025 e 31 marzo 2026.
Sempre su proposta dell’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda, la Giunta ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Soleminis ed è stato nominato, come Commissario straordinario, Siro Podda, per la gestione provvisoria del Comune.
Su proposta dell’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, la giunta ha approvato lo schema di Accordo di Programma, di durata triennale, tra la Regione Sardegna e il Consorzio Italiano Compostatori (C.I.C.) per favorire la produzione di ammendante compostato e la sua valorizzazione in agricoltura, nel florovivaismo e negli acquisiti pubblici ecologici. Nel provvedimento viene destinata la somma annua massima di 25.000,00 euro per l’attuazione del suddetto accordo, da corrispondere al C.I.C. a titolo di rimborso delle spese, adeguatamente documentate, e viene dato mandato all’assessora della difesa dell’ambiente affinché proceda alla stipula dell’Accordo di Programma e al competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente di provvedere, ad avvenuta sottoscrizione dell’Intesa, ai conseguenti adempimenti per garantirne l’attuazione.
Sempre su proposta dell’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, in accordo con l’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, la giunta ha approvato la pianificazione delle risorse relative al “Piano per la conoscenza, la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio carsico e speleologico” per contributi a iniziative di studio, formazione, ricerca, esplorazione, tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio carsico e speleologico.
Su proposta dell’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, in accordo con l’assessore dell’igiene e della sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi e con l’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, l’Esecutivo, per far fronte alla crisi epidemica della blue tongue, ha approvato l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto, composto dalle Direzioni generali dell’Assessorato dell’agricoltura e della riforma agro-pastorale, dell’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, delle Agenzie Laore, Argea e Agris e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Il tavolo tecnico avrà il compito di monitorare l’evoluzione della malattia e coordinare gli interventi necessari per definire le misure di prevenzione e profilassi, individuare il fabbisogno finanziario e stabilire i parametri di aiuto da riconoscere alle aziende zootecniche colpite. Il tavolo tecnico congiunto si potrà avvalere della collaborazione dei Dipartimenti di Medicina veterinaria e di Agraria dell’Università di Sassari. La Giunta, inoltre, ha dato mandato all’assessore dell’agricoltura e della riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, di approvare con proprio provvedimento, sulla base delle risultanze del tavolo tecnico, i parametri di aiuto alle aziende.
Su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, la giunta ha approvato la delibera che stabilisce il subentro della Regione nella titolarità delle opere del Sistema Idrico Multisettoriale Regionale (SIMR) e il trasferimento di gestione. La deliberazione è stata adottata in attuazione degli articoli 11 e 30 della legge 19/2006, che prevedono il subentro rispettivamente, dell’ENAS nella gestione delle opere trasferite al SIMR, e della Regione nella sola titolarità di tutte le concessioni di acqua pubblica e di tutte le domande di concessione in istruttoria, in capo ad enti pubblici o a partecipazione pubblica, che utilizzavano le suddette opere. Si è provveduto, inoltre, all’aggiornamento della cartografia e delle schede relativamente a opere già trasferite al SIMR nel 2007.
Sempre su proposta del titolare dei lavori pubblici, l’Esecutivo ha approvato la delibera che assegna all’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA) lo stanziamento di euro 500.000 per l’annualità 2024, attraverso il Fondo sociale, istituito con la Legge regionale 5 luglio 2000 (n. 7, art.5), con il quale è possibile il pagamento di contributi a favore di assegnatari che, trovandosi in condizioni di indigenza, non possono sostenere l’onere derivante dal pagamento del canone, delle spese di amministrazione, gestione e manutenzione, nonché derivante da situazioni di morosità e da spese condominiali. Il fondo è alimentato da contributi regionali determinati annualmente con legge di bilancio e da una quota annuale delle entrate dei canoni di locazione di edilizia residenziale pubblica nella misura dello 0,5%. Per l’anno 2024 lo stanziamento previsto per il “Fondo Sociale” è di € 500.000,00, che al fine di evitare un eccessivo frazionamento delle risorse viene assegnato all’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa, considerato che essa detiene circa il 77 % degli alloggi ERP.
La giunta, sempre su proposta dell’assessore Antonio Piu, ha approvato la delibera con la quale si rende esecutiva la deliberazione dell’Amministratore Unico n. 25 del 03 ottobre 2024, dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS) avente ad oggetto: “Approvazione del rendiconto ENAS 2023 (conto del bilancio e bilancio d’esercizio)”. Il risultato di amministrazione disponibile è di € 11.939.627,22, considerando le quote accantonate, le entrate a destinazione vincolata e la parte destinata agli investimenti. Si rileva la sussistenza di un patrimonio netto pari a € 27.161.534. Il Conto economico presenta un utile d’esercizio pari a € 1.225.549,33. Il Collegio Sindacale di ENAS, ha espresso parere favorevole all’approvazione del Rendiconto 2023 dell’Ente.
Su proposta dell’assessore dei lavori pubblici la giunta ha deliberato la rimodulazione dei programmi di interventi finanziati dalla Legge 80/2014 attraverso l’utilizzo di somme rinvenienti dallo stralcio di parte degli interventi finanziati ad Area sugli stessi ambiti territoriale di Sassari e Nuoro, nei quali sono state prodotte. Ai sensi del D.M. 16.03.2015 gli interventi devono essere realizzati nei Comuni classificati ad Alta Tensione Abitativa (ATA), ovvero nei comuni a disagio abitativo individuati nella programmazione regionale, o, in alternativa, per la Regione Sardegna, nei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti. La riprogrammazione dovrà essere successivamente approvata dall’Ente finanziatore, ossia il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’altra delibera approvata che riguarda Area, prevede una riprogrammazione di economie pari a euro 2.904.943,67 rinvenienti dall’attuazione del Programmi di interventi in capo ad Area nel comparto territoriale di Cagliari finanziati con le risorse recate dalla legge n. 80 del 23.05.2014, che ha previsto delle misure per finanziare la realizzazione di interventi di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) di proprietà dei Comuni e di Area, nel limite di euro 50.000,00 per alloggio. Anche questi interventi fanno riferimento, come per la precedente delibera, al D.M. 16.03.2015 , riservati ai Comuni (ATA). Le economie maturate da Area vengono interamente ridestinate al medesimo comparto territoriale di Cagliari, nel quale sono state prodotte e la riprogrammazione in argomento dovrà essere successivamente approvata dall’Ente finanziatore, ossia il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Approvata dall’Esecutivo, sempre su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, la delibera per la programmazione di complessivi di euro 4.448.500, stanziati sul Bilancio regionale per la concessione alle amministrazioni locali di contributi finalizzati alla predisposizione degli studi di fattibilità e per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in aree perimetrate del PAI. L’obiettivo è quello di dotarsi di progetti cantierabili relativi agli interventi destinati al contrasto del dissesto idrogeologico in modo da ammettere a finanziamento le opere successivamente alla definizione del quadro progettuale e all’acquisizione di autorizzazioni, pareri e nulla-osta previsti dalle norme vigenti. Tra le criticità segnalate dagli Enti locali sono state considerate prioritariamente quelle che espongono il territorio ad una classe di rischio elevata R3 e molto elevata R4 e/o ad una classe di pericolosità H4 e H3della pianificazione regionale vigente (Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, Piano stralcio per le Fasce Fluviali e Piano di Gestione del Rischio Alluvioni). Sono stati presi in considerazione anche alcuni interventi di competenza del Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico in regione Sardegna, inizialmente programmati con il Patto per lo sviluppo della Sardegna e successivamente parzialmente definanziati, e anche le opere ricadenti nel Comune di Bitti.
In ultimo, sempre su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, è stata approvata la delibera che riguarda la riprogrammazione del termine per l’assunzione dell’obbligazione giuridicamente vincolante degli interventi di infrastrutturazione e urbanizzazione nell’area dell’ex cartiera di Arbatax, la cui attuazione è stata affidata al Comune di Tortolì. Data la ricorrenza delle motivazioni previste dall’art. 2, comma 4 bis della legge regionale 24 ottobre 2014, n. 19 e confermata l’attualità programmatica, con l’intervento in avanzata fase di progettazione, si stabilisce che il nuovo termine per il conseguimento delle obbligazioni giuridiche vincolanti è fissato al 31 dicembre 2025.
Su proposta dell’assessora del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Desirè Manca, la Giunta ha destinato due milioni di euro all’avvio di un progetto sperimentale per la creazione di un Hub formativo sull’intelligenza artificiale in Sardegna, rivolto a diplomati e laureati in materie tecnico – scientifiche, con l’obiettivo di fornire un’adeguata preparazione e l’acquisizione di competenze tecniche e gestionali che consentano loro di avviare una start up o di avviare un’impresa. La realizzazione dell’Hub formativo avverrà attraverso un incubatore certificato e il relativo progetto verrà curato dall’Aspal.
Sempre su proposta dell’assessora del lavoro, Desirè Manca, l’Esecutivo ha individuato la Presidenza della Regione quale struttura regionale competente per la gestione della partecipazione della Regione stessa nei confronti della società In.Sar S.p.a., e dato mandato alla Direzione generale affinché provveda ad adeguare l’oggetto sociale della società, lo statuto e convenzione, affinché si arrivi in tempi rapidi all’approvazione di un nuovo Piano industriale. La giunta, su proposta dell’assessora Manca, ha destinato 700mila euro a favore delle organizzazioni sindacali confederali per favorire le attività relative ai problemi dello sviluppo economico e sociale dell’Isola e per incentivare la partecipazione delle stesse al processo di formazione degli atti di programmazione regionale.
Autorizzato dalla Giunta, su proposta dell’assessora Desirè Manca, l’incremento della dotazione finanziaria dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore in sistema duale per il conseguimento della certificazione IFTS per 1milione 400mila euro.
Su proposta dell’assessora della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Ilaria Portas, la giunta ha approvato le direttive sulle modalità di rendicontazione finale dei percorsi formativi da parte delle Fondazioni ITS (Istruzione Tecnologica Superiore) Academy e sui controlli regionali, nelle more dell’adozione di un sistema informatizzato per la gestione delle presenze, il cosiddetto registro elettronico.
Sempre su proposta dell’assessora Ilaria Portas, l’esecutivo ha deliberato la programmazione dell’offerta formativa degli Istituti Tecnologici Superiori “ITS Academy” con riferimento ai fondi ordinari del bilancio regionale e statale per l’annualità 2024/2026.
Su proposta dell’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha deliberato l’adozione delle “Linee Guida di Governo Clinico del Farmaco”. L’obiettivo è quello di migliorare la gestione e l’approvvigionamento dei farmaci nella regione. Il documento evidenzia la necessità di questa revisione a causa del basso tasso di disponibilità in Sardegna dei farmaci ammessi a rimborso, solo il 4% rispetto al 50% della media nazionale. Si punta specificamente alla riduzione dei tempi di immissione dei farmaci nel mercato regionale, con particolare riferimento ai farmaci innovativi, rendendoli ammissibili al rimborso; inoltre si vuole implementare un sistema di monitoraggio dei consumi e dei costi dei farmaci, in modo da garantire un utilizzo corretto delle risorse; infine le linee guida promuovono l’adozione di pratiche cliniche basate su evidenze scientifiche per garantire la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti farmacologici.
Per raggiungere questi obiettivi, le linee guida definiscono una serie di procedure, fra cui l’inserimento automatico dei nuovi farmaci nell’elenco dei farmaci prescrivibili, previa decisione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e pubblicazione degli elenchi in Gazzetta Ufficiale. Le linee guida stabiliscono, inoltre, le modalità per autorizzare specifiche strutture sanitarie alla prescrizione di determinati farmaci, contribuendo alla riqualificazione della spesa farmaceutica. Di seguito sarà attivato il registro di monitoraggio AIFA e definito un elenco di farmaci con aggiornamento mensile, in grado di guidare la pratica clinica verso scelte terapeutiche basate sull’ evidenza scientifica. Le linee guida, elaborate da un gruppo tecnico composto da personale dell’Assessorato e delle aziende sanitarie locali, rappresentano un passo significativo verso un sistema di gestione dei farmaci più efficiente, sicuro e basato sui l’evidenza in Sardegna.
Sempre su proposta dell’assessore Bartolazzi, la giunta ha ripartito il fondo di disponibilità e la quota oraria per l’anno 2023 a favore dei medici, veterinari, biologi, chimici e psicologi specialisti ambulatoriali. Tale ripartizione si basa sull’articolo 45 dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) del 04.04.2024, che disciplina i rapporti con queste figure professionali all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Grazie a questo provvedimento potrà essere ampliato, fra l’altro, l’orario d’incarico degli specialisti ambulatoriali. La deliberazione mira pertanto a garantire un’equa distribuzione delle risorse economiche tra gli specialisti ambulatoriali, incentivando al contempo la loro partecipazione al SSN e l’ampliamento dell’offerta di servizi sanitari. La copertura finanziaria sarà garantita dal fondo sanitario regionale. L’ARES è incaricata di attuare la deliberazione.
Su proposta dell’assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha aggiornato i tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie da parte dell’Azienda Regionale della Salute (ARES) da strutture private accreditate per il triennio 2024-2026. La delibera apporta modifiche sostanziali alla precedente delibera numero 5/43 del 23 febbraio 2024 introducendo:
-la ridefinizione e rimodulazione dei tetti di spesa per specifiche macro-aree assistenziali, tenendo conto delle peculiarità di ciascuna linea di attività.
-Un aumento della spesa per l’acquisto di prestazioni specialistiche ambulatoriali e ospedaliere da soggetti privati accreditati, autorizzato dalla legge regionale del 18 settembre 2024, n. 13.
-La ripartizione del limite di spesa tra le macro-aree dell’Assistenza Ospedaliera e della Specialistica Ambulatoriale, mantenendo la proporzione percentuale stabilita nella delibera n. 5/43.
-Un tetto di spesa specifico per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale.
-L’aggiornamento del tetto di spesa per le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), i Centri Diurni Integrati e gli Hospice, in linea con l’aggiornamento del sistema tariffario delle RSA.
-Un incremento della spesa per l’acquisto di prestazioni da privato convenzionato per la macro-area della salute mentale, come previsto dalla legge regionale del 18 settembre 2024, n. 13.
Per quanto attiene l’assistenza ospedaliera il tetto di spesa per il triennio 2024-2026 è fissato a 167.905.430,00 euro per il 2024, 171.230.290,00 euro per il 2025 e 172.892.720,00 euro per il 2026, al netto delle deroghe stabilite dalla legge regionale n. 21 del 29 dicembre 2023.
Per la specialistica ambulatoriale il tetto di spesa è fissato a 64.434.479,42 euro per il 2024, 65.710.409,70 euro per il 2025 e 66.348.374,84 euro per il 2026. Il tetto non include le prestazioni effettuate presso le strutture ospedaliere rientranti nel Day Service, che sono comprese nel tetto di spesa per l’assistenza ospedaliera.
Per RSA, Centri Diurni Integrati e Hospice: ill tetto di spesa aggiornato è pari a 41.355.642,00 euro per ciascun anno del triennio 2024-2026. Mentre per quanto attiene alla Salute mentale il tetto di spesa per il triennio è stabilito a 21.000.000,00 euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
Vengono, infine, confermati i tetti di spesa già precedentemente fissati per l’assistenza ai malati di AIDS e patologie correlate, l’assistenza termale, la riabilitazione globale, le dipendenze patologiche, le cure domiciliari.
In sintesi, la delibera si propone di:
garantire un’allocazione efficiente delle risorse finanziarie destinate all’acquisto di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie da strutture private accreditate.
Rispondere in modo adeguato alle esigenze di cura della popolazione, tenendo conto delle peculiarità di ciascuna macro-area assistenziale.
Promuovere un sistema sanitario regionale equo e sostenibile, basato su una collaborazione efficace tra pubblico e privato.
Sempre su proposta dell’assessore Bartolazzi, la giunta, per rispondere al crescente disagio psicosociale tra minori e giovani adulti in Sardegna e alla carenza di strutture residenziali adeguate sull’isola, ha deciso di avviare una sperimentazione triennale per la creazione di una comunità residenziale socio-sanitaria ad elevata integrazione sanitaria, in linea con gli accordi nazionali.
La comunità intende fornire un’assistenza socio-sanitaria integrata e multidisciplinare a minori e giovani adulti con disagio psichico e/o problemi di dipendenza; si propone inoltre di rappresentare un’alternativa al collocamento in strutture fuori dalla regione o in comunità non adatte alle Ioro esigenze. Si rappresenta inoltre la volontà di attivare un’attività di ricerca sui fattori che contribuiscono al disagio giovanile e sulle condizioni che ne favoriscono il superamento.
La comunità sarà gestita in collaborazione tra i servizi minorili della giustizia, i servizi sociali territoriali e i servizi sanitari e sarà ubicata presso l’azienda socio-sanitaria locale n. 1 di Sassari, considerata la carenza di servizi residenziali per minori nella zona Nord della Sardegna.
La struttura potrà accogliere un massimo di 8 ospiti in moduli familiari o 10 ospiti in un modulo unico. Il 50% degli ospiti sarà sottoposto a provvedimento penale e il 50% a provvedimento civile/amministrativo. Il costo complessivo della comunità sarà ripartito tra la quota sanitaria (fino a 343.973 euro annui) e la quota sociale (360.000 euro annui). Le risorse saranno trasferite ad Ares, che si occuperà del finanziamento della struttura
La giunta, su proposta di Armando Bartolazzi, ha riassegnato i fondi destinati alle campagne di sensibilizzazione – 65.000 euro originariamente previsti per “azioni di informazione, comunicazione e formazione” – per la realizzazione di una campagna di comunicazione capillare contro la violenza sulle donne. La campagna, gestita dai Centri Antiviolenza, sarà lanciata in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. I fondi saranno distribuiti equamente tra 12 centri di accoglienza in tutta la regione. La delibera propone, inoltre, di utilizzare i 98.000 euro, precedentemente destinati al “sistema per la rendicontazione e il monitoraggio delle attività dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza”, per sostenere gli “orfani speciali”, ovvero i minori rimasti orfani a causa di violenza familiare. I fondi saranno assegnati agli ambiti PLUS in proporzione al numero di orfani presenti in ciascun ambito. L’obiettivo è rafforzare e potenziare gli interventi a favore di questi minori attraverso il progetto RE.S.P.I.R.O.