Hanno regalato alla Corea alcuni tra i più importanti e rappresentativi classici della tradizione musicale sarda, dall’Ave Maria a No potho reposare, da Notte de chelu a Ninna nanna de Anton’Istene. Lo storico gruppo dei Kentu Kordas, nato nel 2003 con l’intento di valorizzare il repertorio della musica sarda tradizionale, trascritto per strumenti classici, è volato in Corea per partecipare in rappresentanza dell’Italia alla VI edizione del Goryeong World String Festival, evento ospitato dal 24 al 27 ottobre 2024 proprio a Goryeong piccola cittadina gemellata con Cremona, situata a pochi chilometri di distanza dalla metropoli Daegu. Il kayagŭm è lo strumento tradizionale della Corea del sud e ha origine proprio nella parte meridionale della Penisola, il gemellaggio con la città lombarda, capitale della liuteria, siglato nel 2014, nasce proprio con l’obiettivo di valorizzare, tra le altre cose, l’antico strumento.
I Kentu Kordas, ovvero il tenore Antonio Porcu, la flautista Jana Bitti, l’arpista Gilda Dettori e il pianista Luca Virgilio, si sono esibiti in un repertorio che partiva da due arie antiche italiane di Frescobaldi e Bononcini per poi proporre alcuni brani della tradizione sarda, arrangiati per strumenti classici.