È da diversi anni che a livello politico si discute su quali iniziative intraprendere per il recupero delle case cantoniere in Sardegna.
La Sardegna è disseminata di case cantoniere che, purtroppo, sono state abbandonate all’incuria del tempo e dei vandali che hanno fatto scempio di così tanta bellezza. È indubbio il loro valore storico e culturale.
A supportare l’importanza delle case cantoniere crediamo sia necessario un passo indietro fino al 1830, quando il Regio Decreto del re di Sardegna, Carlo Felice, istituì la figura del cantoniere, al quale venne affidato il compito di manutenere e controllare un cantone della strada (un tratto di 3-4 chilometri).
Fatta, pertanto, questa annotazione storica, non si capisce perché in Sardegna questi siti non vengano recuperati, destinandoli ad un uso migliore e, a tal fine, si potrebbe intervenire attraverso l’impiego di fondi del PNRR.
Sarebbe veramente auspicabile che questo pezzo di storia della Sardegna venisse pienamente recuperato.
Armando Cusa