La storia delle scoperte e delle invenzioni nel campo delle reti neurali artificiali, che hanno portato al Nobel per la Fisica 2024 gli scienziati John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton, è stato il tema centrale del seminario divulgativo che si è svolto ieri, mercoledì 27 novembre nel dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari.
Il seminario dal titolo: Dal neurone biologico al deep learning: breve storia delle reti neurali artificiali, è stato tenuto dal docente di fisica applicata Bruno Golosio, che ha ripercorso alcune delle tappe più importanti delle scoperte e delle invenzioni fondamentali che hanno consentito l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali. Una sfida scientifica avvincente, a partire dai primi modelli matematici fino all’era attuale, in cui le reti neurali sono diventate uno strumento fondamentale, non solo per la comprensione dei processi cerebrali, ma anche per il machine learning e l’intelligenza artificiale. I due scienziati vincitori del Nobel per la Fisica hanno gettato le basi teoriche di questo campo di ricerca, rendendole utilizzabili in applicazioni tecnologiche.
«La storia delle reti neurali – ha affermato il prof. Bruno Golosio -, insegna l’importanza del sacrificio e della perseveranza nella ricerca scientifica e tecnologica: i progressi spesso non seguono un processo lineare e quello che inizialmente sembra un fallimento può gettare le basi per scoperte future. Non solo, mostra anche quanto sia cruciale il dialogo tra discipline diverse per giungere a una comprensione più profonda dei sistemi complessi, sia biologici che artificiali.»