Il clima che cambia mette sempre più a rischio il nostro futuro. L’aumento delle temperature, la siccità e l’innalzamento del livello del mare sono fenomeni ai quali la Sardegna è particolarmente esposta e subirli passivamente rende sempre più vulnerabili gli ecosistemi e incerta la tenuta del nostro sistema socioeconomico, aggravando il già preoccupante processo di spopolamento.
Intervenire riducendo le emissioni di CO2 in atmosfera è urgente e richiede grandi trasformazioni. La Sardegna è ricca di risorse naturali essenziali alla transizione energetica come il sole e il vento. Perché questa disponibilità possa trasformarsi in beneficio per il territorio, posti di lavoro e crescita economica, è necessario che la transizione avvenga attraverso un processo partecipato e accompagnato da una politica mirata alla creazione di una filiera industriale collegata alle energie rinnovabili che renda la Sardegna luogo di innovazione e di sviluppo di una cultura del “saper fare” all’avanguardia in questo campo.
Se ne parlerà mercoledì 4 dicembre, dalle 15.00, presso l’Aula Magna del Campus di Ingegneria in via Marengo 2 nel primo Forum Energia organizzato da Legambiente Sardegna in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari. Ai lavori, che saranno coordinati dalla presidente Marta Battaglia, dalla direttrice Valentina Basciu, e dal prof. Giorgio Querzoli, responsabile Scientifico di Legambiente Sardegna, parteciperanno amministratori, tra i quali l’Assessore regionale all’industria Emanuele Cani, e l’Assessora alla difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi; esperti del settore; rappresentanti delle associazioni, come il presidente di AERO Fulvio Mamone Capria, il presidente di ANEV Simone Togni, di ItaliaSolare Paolo Rocco Viscontini; esponenti del mondo delle aziende. É stata invitata la presidente della Regione Alessandra Todde. Concluderà i lavori il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
All’organizzazione dell’evento contribuisce anche la Scuola di Formazione OIC; agli ingegneri e periti industriali che parteciperanno all’evento saranno attribuiti 3 crediti formativi.