Una protesta simbolica per tenere alta l’attenzione sull’ospedale Delogu di Ghilarza. Alcuni cittadini appartenenti al comitato si sono incatenati davanti alla porta di ingresso del Punto di Primo Intervento, chiuso dallo scorso mese di novembre.
Presenti anche alcuni sindaci del Guilcier e Barigadu, oltre che il primo cittadino di Gh con in testa il primo cittadino di Ghilarza, Alessandro Defrassu, e la deputata, originaria di Nughedu Santa Vittoria, Lucia Scanu.
«Questo presidio – ha dichiarato l’esponente pentastellata – è importantissimo per il nostro territorio, innanzitutto poiché, data la sua particolare vasta articolazione, serve numerosi paesi e offre servizi di vitale importanza. Per questo stamattina ci siamo riuniti per lanciare un appello all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu affinché la Regione si impegni a garantire ai cittadini il pieno diritto alla salute.»
A questa, così come annunciato dal portavoce Raffaele Manca, ci saranno altre iniziative di protesta se entro la fine di questo mese non verranno dati segnali positivi sulla riapertura del Punto di Primo Intervento, oltre che invitare i sindaci del territorio in scadenza di mandato a dimettersi per dare un importante segnale di protesta.
Il caso arriva anche in Consiglio regionale. «Abbiamo presentato un emendamento dedicato all’ospedale di Ghilarza e volto – ha rimarcato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas – a restituire piena dignità a un presidio sanitario fondamentale per il territorio, che da troppo tempo soffre di carenze inaccettabili.»
«Continueremo a combattere per Ghilarza e per tutto il sistema sanitario oristanese dai banchi del Consiglio regionale – ha concluso Alessandro Solinas – dove in questi giorni si sta consumando una vera e propria battaglia contro la “pseudo” riforma sanitaria voluta dalla maggioranza sardo-leghista. Una riforma che purtroppo ha come priorità il confezionamento di nuove poltrone, la moltiplicazione delle Asl, e le questioni legate alla governance, relegando in secondo piano tutte le reali esigenze della sanità sarda. Purtroppo, ancora una volta, la miriade di problematiche che stanno affossando i presidi del territorio viene messa da parte dalla politica per lasciare spazio alla spartizione di ambitissimi incarichi d’oro. Ciò nonostante, faremo di tutto per riportare l’attenzione sulle problematiche che più ci stanno a cuore e per avvicinare la politica al territorio, ai cittadini, a tutti gli utenti che quotidianamente subiscono la mancanza di servizi sanitari adeguati.»
Presenti anche alcuni sindaci del Guilcier e Barigadu, oltre che il primo cittadino di Gh con in testa il primo cittadino di Ghilarza, Alessandro Defrassu, e la deputata, originaria di Nughedu Santa Vittoria, Lucia Scanu.
«Questo presidio – ha dichiarato l’esponente pentastellata – è importantissimo per il nostro territorio, innanzitutto poiché, data la sua particolare vasta articolazione, serve numerosi paesi e offre servizi di vitale importanza. Per questo stamattina ci siamo riuniti per lanciare un appello all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu affinché la Regione si impegni a garantire ai cittadini il pieno diritto alla salute.»
A questa, così come annunciato dal portavoce Raffaele Manca, ci saranno altre iniziative di protesta se entro la fine di questo mese non verranno dati segnali positivi sulla riapertura del Punto di Primo Intervento, oltre che invitare i sindaci del territorio in scadenza di mandato a dimettersi per dare un importante segnale di protesta.
Il caso arriva anche in Consiglio regionale. «Abbiamo presentato un emendamento dedicato all’ospedale di Ghilarza e volto – ha rimarcato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas – a restituire piena dignità a un presidio sanitario fondamentale per il territorio, che da troppo tempo soffre di carenze inaccettabili.»
«Continueremo a combattere per Ghilarza e per tutto il sistema sanitario oristanese dai banchi del Consiglio regionale – ha concluso Alessandro Solinas – dove in questi giorni si sta consumando una vera e propria battaglia contro la “pseudo” riforma sanitaria voluta dalla maggioranza sardo-leghista. Una riforma che purtroppo ha come priorità il confezionamento di nuove poltrone, la moltiplicazione delle Asl, e le questioni legate alla governance, relegando in secondo piano tutte le reali esigenze della sanità sarda. Purtroppo, ancora una volta, la miriade di problematiche che stanno affossando i presidi del territorio viene messa da parte dalla politica per lasciare spazio alla spartizione di ambitissimi incarichi d’oro. Ciò nonostante, faremo di tutto per riportare l’attenzione sulle problematiche che più ci stanno a cuore e per avvicinare la politica al territorio, ai cittadini, a tutti gli utenti che quotidianamente subiscono la mancanza di servizi sanitari adeguati.»
Antonio Caria