Nuova dura presa di posizione di Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli, sulla vertenza del latte.
«La stagione produttiva del latte ovino in Sardegna, dopo le proteste eclatanti dello scorso febbraio 2019, avrebbe dovuto segnare un importante traguardo, raggiungere il prezzo pagato al produttore di 1 euro al litro, anche a seguito di importanti azioni e decisioni che la politica nazionale con il decreto legge sull’emergenza ovi-caprina in Sardegna e la Regione con importanti stanziamenti e decisioni avrebbero dovuto mettere in campo. Risultato a oggi, ZERO ASSOLUTO. Le uniche riforme messe in campo, sono quelle adottate dal Consorzio del Pecorino Romano, che ha predisposto ma non è riuscito a far approvare, un nuovo piano dell’offerta e una modifica del disciplinare sulla produzione del Pecorino Romano DOP. Poca cosa.»
«Ma vediamo le 4 criticità che come Centro Studi Agricoli, intendiamo evidenziare e che da mesi proponiamo anche le nostre proposte – aggiunge Tore Piana -.
1) Interlocuzioni con l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia: da mesi abbiamo chiesto con numerose mail un incontro con l’assessore Gabriella Murgia, abbiamo chiesto più volte via telefono al suo capo di gabinetto appuntamenti, per far conoscere le nostre idee e proposte. AD OGGI NESSUN INCONTRO E CASO UNICO IN TANTI ANNI NESSUNA RISPOSTA DA PARTE DELL’ASSESSORE.ASSENZA ASSOLUTA.
2) Ci troviamo oggi, a quanto leggiamo sui diversi organi di stampa, che in Sardegna a seguito della protesta sul prezzo del latte dello scorso febbraio, ci sono oltre 1.000 persone indagate. Non entriamo in merito a chi ha fatto azioni illegali e delittuose, a cui troviamo giusto che vengano indagate, ma sicuramente oltre 1.000 persone indagate, sono un numero altissimo, che la politica deve porsi il problema. COME CENTRO STUDI AGRICOLI CHIEDIAMO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, CHE INTERLOQUISCA CON IL MINISTRO DEGLI INTERNI E TROVINO INSIEME UNA SANATORIA PER PERSONE CHE SI TROVANO INDAGATE PER AVER SOLO PARTECIPATO ALLA PROTESTA.
3) La stagione produttiva del latte ovino 2019/2020 doveva essere improntata dalla massima trasparenza. Trasparenza sulle produzioni (misura prevista dal Decreto ministeriale), trasparenza sulle giacenze del Pecorino Romano DOP (anche questa misura prevista nel decreto legge). A OGGI POSSIAMO AFFERMARE CHE RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE NEL COMPARTO C’E’ MENO TRASPARENZA. NESSUNA AZIONE PREVISTA NEL DECRETO MINISTERIALE E’ STATA MESSA IN ATTO, SIAMO IN ASSENZA DI UN PIANO DELL’OFFERTA, NESSUNO SA’ OGGI LE REALI GIACENZE. MA AD AGGRAVARE LA TRASPARENZA VI E’ CHE QUEST’ANNO IL CONSORZIO PECORINO ROMANO DOP, SUL SUO SITO PUBBLICO HA BLOCCATO LA DIFFUSIONE DEI DATI SULLE PRODUZIONI MESE PER MESE DEL PECORINO ROMANO DOP E DEL LATTE DESTINATO A ESSO.
4) Oilos, in Sardegna per anni abbiamo sostenuto che l’unico organismo abilitato a calmierare e trovare soluzioni, su tutta la filiera del latte Ovino, fosse l’organismo interprofessionale di filiera, previsto dai regolamenti UE e Nazionali. Ebbene a distanza di due anni, questo Organismo rimane un assoluto sconosciuto. PERCHE’ OILOS AD OGGI NON FUNZIONA? COME CENTRO STUDI AGRICOLI ABBIAMO FORMALMENTE OFFERTO MESI FA, TUTTA LA NOSTRA ASSISTENZA GRATUITA, OFFRENDO LOCALI, MEZZI INFORMATICI E AGRONOMI. MA A OGGI NESSUNA RISPOSTA E’ STATA DATA. AVREI CAPITO CONTINUA TORE PIANA, SE IL COMPARTO STESSE ANDANDO BENE, MA COSI NON MI RISULTA.
5) Bando indigenti, doveva partire immediatamente, già dallo scorso anno per consentire uno svuotamento delle giacenze e far immediatamente salire il prezzo del latte di pecora. AD OGGI DEL BANDO INDIGENTI MESSO IN ATTO DAL MINISTERO CON CIRCA 14 MILIONI, SI CONOSCONO SULLE LE FARRAGINOSE E LENTE PROCEDURE BUROCRATICHE.
6) Ruolo della Regione sulla filiera del Latte di Pecora, sinceramente in tutti questi mesi, è sembrato che non vi fosse nessun problema sulla filiera del latte Ovino, perché a oggi non risulta nessuna proposta da parte dell’Assessorato regionale all’agricoltura e RIFORMA AGRO PASTORALE, attendiamo con speranza il tavolo convocato dall’assessore il 13 febbraio a Cagliari, per conoscere dopo un anno, quali proposte mette in campo l’Assessorato all’agricoltura.
7) Situazione attuale sul prezzo del latte, oggi appare una certa normalizzazione sul prezzo, si constatano degli acconti che variano dai 0,80 ai 0,85 centesimi al litro, con possibilità di un prezzo che si avvicina a 0,90 e più per il sistema della cooperazione. COME CENTRO STUDI AGRICOLI CI RAMMARICHIAMO PERCHE’ QUEST’ANNO LE CONDIZIONI ESISTEVANO TUTTE, SE LA POLITICA AVESE MESSO IN ATTO QUANTO PROMESSO, PER ARRIVARE AL PREZZO DI 1 EURO AL LITRO E FORSE ANCHE PIU’. PECCATO VERAMENTE, conclude Tore Piana, ora vediamo che verrà fuori dalla riunione del 13 febbraio, noi come Centro Studi Agricoli, come sempre restiamo a disposizione.