«Ancora una volta il Senato dà il via libera per l’invio di armi in Ucraina prorogando la scadenza al 31 dicembre 2025. A quanto pare, non sono sufficienti tre anni di guerra che hanno portato solo morte e distruzione senza ottenere un solo passo in avanti per la soluzione del conflitto in corso. Tutti a parole vogliono la pace ma di fatto nessuno la persegue, ed è ormai sotto gli occhi di tutti il fallimento della soluzione militare che aumenta solo i profitti derivanti dall’economia di guerra. Se non sorprende la posizione della Presidente del Consiglio, non a caso unica figura
di rilievo europeo presente all’insediamento del neoletto Presidente statunitense Trump, destano invece forti preoccupazioni le dichiarazioni del Senatore Del Rio del PD.»
Lo scrive, in una nota, Roberto Mirasola, coordinatore del dipartimento di Sinistra Futura.
«È grave, oltreché pericoloso, l’appiattimento del PD alle posizioni del governo – aggiunge Roberto Mirasola -. È pericoloso che i democratici rinuncino alla via diplomatica e politica per abbracciare l’idea che solo la guerra possa essere la soluzione dei conflitti. Il riferimento al potenziamento del contingente NATO in Lettonia voluto da Renzi, fa pensare che si sia passati all’idea dei Baltici di guerra permanente che l’U.E., invece deve contrastare per riportare la pace in Europa. Come responsabile d’area tematica ritengo che l’alleanza progressista debba rafforzare una prospettiva di pace e tali posizioni non aiutano a costruire un futuro di pace e non fanno altro che alimentare i tanti conflitti che in questi ultimi tre anni anziché diminuire sono aumentati pericolosamente.»