Sarà necessario almeno un altro mese di esercizio provvisorio prima dell’approvazione della manovra finanziaria. La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, con i soli voti della maggioranza e l’astensione della minoranza (il consigliere Alessandro Sorgia non ha partecipato al voto per ragioni politiche) ha approvato il disegno di legge della Giunta che autorizza la proroga della spesa per dodicesimi fino al 28 febbraio. Il provvedimento passerà ora all’attenzione dell’Aula che dovrà necessariamente approvarlo entro il 31 gennaio.
«Avremmo voluto approvare la manovra finanziaria entro dicembre ma questo non è stato possibile come avvenuto per ben 8 volte negli ultimi 11 anni – ha detto l’assessore del Bilancio Giuseppe Meloni – il ritardo è dovuto al fatto che abbiamo dovuto procedere a due variazioni, la prima a luglio e la seconda a novembre. Provvedimenti che hanno tenuto impegnati gli uffici e non ci hanno permesso di poter lavorare alla legge finanziaria. La manovra verrà approvata la prossima settimana in Giunta, l’obiettivo è approvarla definitivamente entro febbraio.»
Un obiettivo che la minoranza ritiene però irrealizzabile: «Visti i tempi tecnici pensare a un’approvazione a febbraio mi sembra molto difficile – ha detto il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Fausto Piga – meglio prevedere da subito una proroga di due mesi. Il discorso sarebbe diverso se la maggioranza presentasse una manovra tecnica. Allora si potrebbe pensare a un’approvazione in tempi rapidi».
Possibilità, quest’ultima, esclusa categoricamente dalla maggioranza. Sia il presidente della Commissione Alessandro Solinas (M5S) che il consigliere Antonio Solinas (Pd) hanno chiarito che la manovra sarà a tutti gli effetti di natura politica.
«La Commissione procederà secondo quanto previsto dal Regolamento consiliare – ha detto il presidente – sentendo le parti sociali e discutendo le eventuali proposte di modifica.»
Sono stati decisi anche i relatori alla manovra: il presidente della Commissione Alessandro Solinas per la maggioranza, Fausto Piga per l’opposizione.