È volta al termine la terza edizione di Cagliari Urbanfest, con la sua seconda parte dedicata alle Arti Visive e agli incontri. Nonostante il meteo impietoso, centinaia di persone di tutte le età hanno partecipato agli eventi che hanno animato i quartieri della città lungo una quattro giorni di mostre, visite guidate, performance musicali e incontri, che si è conclusa lo scorso fine settimana.
Le mostre Burnout, Nuove Illusioni e Confini, accolte rispettivamente alla Fondazione per l’arte Bartoli Felter, al Castello di San Michele e allo Spazio e Movimento, hanno suscitato profondo interesse e coinvolgimento nel numeroso pubblico che ha partecipato alle inaugurazioni e alla giornata di eventi ospitata al Castello di San Michele, resa possibile dalla rinnovata collaborazione tra l’Associazione Asteras, Orientare e il Comune di Cagliari. Quella di domenica scorsa al Castello è stata una giornata densa di incontri: dalla visita guidata alla mostra Nuove Illusioni, condotta dalle curatrici Ivana Salis e Barbara Catte e accompagnata dall’intervento sonoro musicale del duo Double Face, formato da Francesca Romana Motzo e Francesco Ciminiello, alla presentazione del progetto di fotografia sociale Racconti di Sant’Elia curato da Alessandra Cecchetto, all’Urbanfest Talk con artisti, curatori e operatori culturali che si sono confrontati su una pluralità di processi creativi e sul ruolo dell’arte nella costruzione di un tessuto sociale e culturale.
«Il festival ideato e organizzato da Asteras – osserva la presidente Ivana Salis – ha visto ancora una volta dialogare insieme arte e comunità, condividere esperienze, riflessioni e visioni. Quest’anno abbiamo avuto la partecipazione di venticinque artisti che, tra interventi di Street Art, mostre di Arti Visive, laboratori e performance musicali, hanno animato la terza edizione dell’Urbanfest. A loro, a tutti i preziosi partner che sostengono il festival, e al numeroso pubblico di Ottobre e di questi giorni, va il nostro più sentito ringraziamento.»
Cagliari Urbanfest si è concluso ma la sua parte dedicata alle arti visive prosegue anche nei prossimi giorni: la collettiva Burnout, al Temporary Storing della Fondazione per l’arte Bartoli Felter, con le opere di Gianluigi Concas, Tonino Mattu, Michele Pau, Amirah Suboh, Nicko Straniero, rimarrà aperta fino al 31 gennaio. Confini, l’installazione multimediale di Enrica Sirigu allo Spazio e Movimento, sarà visitabile fino al 1 febbraio. E la collettiva Nuove Illusioni al Castello di San Michele, con i suoi 14 artisti in mostra (Luciana Aironi, Maria Francesca Angius, Nicola Caredda, Mara Damiani, Salvatore Delogu, Gavino Ganau, Carlo Laconi, Max Mazzoli, Andrea Milia, Marcello Nocera, Vincenzo Pattusi, Marilena Pitturru, Pietro Straullu, Diego Vargiu), si potrà visitare fino al prossimo 23 febbraio.