A seguito di un dibattito nel Parlamento europeo sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’UE per il 2021-2027, il presidente David Sassoli ha avvertito i governi nazionali che il PE non sosterrà alcun accordo che comporti dei tagli ai programmi chiave sui quali la popolazione europea fa affidamento.
«Il Quadro Finanziario Pluriennale è la partita più importante dall’inizio della legislatura. Il Parlamento europeo sostiene un bilancio ambizioso perché riguarda il finanziamento delle sfide proposte dalla Commissione e dei programmi di successo dell’UE senza i quali non sarebbe possibile sviluppare crescita e uguaglianza – ha detto il presidente David Sassoli -. Queste proposte promuoveranno la crescita e aiuteranno a combattere la disuguaglianza in Europa. I governi nazionali sostengono questi obiettivi ma attualmente non stanno fornendo all’UE i mezzi necessari per raggiungerli. Ci teniamo a dire che un accordo in Consiglio è molto importante ma se non sarà in linea con le posizioni del Parlamento, andremo in fondo e rifiuteremo la proposta. Il bilancio pluriennale non è un trasferimento di soldi ad entità astratte ma serve agli Stati Membri per aumentare le loro capacità e questo ha conseguenze reali sulla vita di tutti gli europei. Come possiamo anche solo pensare di tagliare programmi di successo come Erasmus + o misure progettate per proteggere i nostri confini?
C’è molta attenzione anche su come l’Europa svilupperà la propria leadership nella lotta ai cambiamenti climatici. Diventare il primo continente neutro dal punto di vista climatico richiede cambiamenti senza precedenti sia per le nostre economie che per le nostre società. Ma questo non potrà avvenire creando disuguaglianze. Vogliamo riconvertire le nostre aziende, non vogliamo perdere posti di lavoro e dobbiamo garantire che coloro che saranno maggiormente colpiti da questi cambiamenti non vengano dimenticati. Per questo il Just Transition Fund deve essere finanziato in maniera consistente e il Parlamento non vuole rinunciare a questa ambizione.»
«Un bilancio dell’UE ben finanziato è nell’interesse di tutti gli europei e di tutti gli Stati membri. Questa legislatura deve iniziare con il piede giusto, e mi auguro che nessun governo scommetta sul fallimento della nuova Commissione. Questo è nell’interesse degli Stati membri, quali sfide i singoli paesi europei possono affrontare da soli? Nessuno può fare affidamento esclusivamente sui finanziamenti dei governi nazionali. Per questo – ha concluso David Sassoli – serve una Europa più forte e dotata di risorse sufficienti.»