Assistere ad una presentazione di Oscar Farinetti è come essere travolti da una marea di racconti che affascinano e che portano ad uno scorrere del tempo quasi anomalo. Oscar nomina vicende vissute spostandosi da un “paese” ad un altro, elimina le distanze, narra di persone semplici e, dopo un attimo, di grandi personaggi. Guidato magistralmente da Emanuele Frongia, presidente regionale di FIPE Sardegna, Oscar Farinetti sabato 8 marzo ha portato a Cagliari, nella sala della Cofimer, il suo nuovo libro “Hai mangiato?” Racconti per prendersi cura del genere umano. Ventidue storie che hanno come perno centrale il cibo visto come un elemento di religione e bellezza anche spirituale. L’evento è stato aperto dall’introduzione di Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna.
Storie di vita… particolari e quasi fiabesche, come quella di Mentina che, il giorno del suo 14° compleanno decide che avrebbe sposato Cesare che all’epoca aveva solo 7 anni. «Da grande ti sposo», le disse un giorno! E lei lo aspettò…. Questo in famiglia fu un vero e proprio dramma, perché oltre ad avere 7 anni di differenza, erano pure cugini. Cesare cresceva e pensava: «Questa meraviglia di donna sarebbe stata sempre la mia maestra di vita». Una frase che lascia senza parole, il preludio di un grande amore che dà vita nel 1920 al tanto atteso Luigino.
E poi a pagina 115 arriva lui: Sergio il pessimista. Ma…
Sergio scrive…scrive…scrive e fa della sua stanza una “giungla di fogli”, ma il suo è un disordine creativo, lui ricorda esattamente la posizione di ogni sua creazione. Solo in mezzo a quel “casino letterario” Sergio riesce a scrivere. Cosa? Circa una settantina di lavori teatrali tra spettacoli di prosa e musica, drammi, commedie iconiche e testi per bambini. Ma anche saggi, racconti, poesie persino testi per Fabrizio De André. Ha scritto di tutto, di natura, di bellezza, di disgrazie, di morte, di giovani e di anziani. Continuando a sfogliare il libro troviamo Gepu, un contadino con un secondo “lavoro”: il cantastorie, suonava molto bene la fisarmonica che portava in giro per cortei notturni andando di casa in casa a “cantar le uova” cioè vegliare alla ricerca di uova fresche.
«O dateci delle uova, ma della gallina bianca che i vostri vicini dicono che non è mai stanca.»
Da Gepu potremmo continuare a raccontare tantissimi altri personaggi e questo pezzo non avrebbe mai fine.
Oscar Farinetti cattura facilmente l’attenzione dei presenti, carismatico, dalla battuta pronta, una miniera di racconti, una vita vissuta intensamente, una persona votata all’aiuto per il prossimo, come la stessa entrata del libro “Hai mangiato”?, di cui non intasca niente, ma destina tutto in beneficenza. La serata scorre veloce, un intercalare continuo di risate e “cose serie” e poi gli autografi, le dediche, le battute sulla presentazione e le foto, tantissime foto.
Cosa ci rimane?
Ci rimane la voglia di conoscere altre storie ed Oscar ci accontenta subito, alla fine del libro infatti scrive: «Vi sono piaciute le mie storie? Ne volete un’altra solo per voi? Allora scrivete alla mail haimangiato@slowfood.it . Ditemi i tre racconti che avete amato di più e riceverete una mail da parte mia col ventitreesimo racconto solo per voi».
Con una conclusione simile non resta che… chiudere il pezzo e correre a scrivere una mail!
E come disse a suo tempo Elsa Morante, l’unica dichiarazione d’amore è “Hai mangiato”?
Una frase che ha ispirato il libro di Oscar Farinetti, protagonista indiscusso di ritratti originali di persone uniche.
Nadia Pische