L’iniziativa è stata promossa dall’on. Gian Franco Satta, del gruppo dei Progressisti.
La sclerosi multipla rappresenta una delle principali causa di disabilità neurologica nell’età giovane-adulta. La Sardegna rappresenta una delle aree con maggiore incidenza e prevalenza a livello mondiale, circa 350 persone ogni 100.000 abitanti, con una presenza di circa 6.000 pazienti. La malattia esordisce, nella maggior parte dei casi, fra i 20 e i 40 anni con l’individuo che riceve la diagnosi in un momento della vita in cui la pianificazione personale e lavorativa può essere significativamente condizionata. Colpisce, inoltre, prevalentemente, giovani donne, con ovvie ripercussioni sull’organizzazione familiare. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale, approvato circa un anno fa, delinea un percorso di diagnosi e cura che richiede, in fase applicativa, al fine di garantire la soddisfazione degli indicatori di performance contenuti nel documento stesso, l’impegno di significative risorse, oggi evidentemente non disponibili nella AOU di Sassari alla luce di quanto appurato. Da qui la necessità di interrogare e sollecitare la Giunta alla risoluzione della problematica.
Così l’on. Gian Franco Satta nel dettaglio sulla questione: «L’Unità operativa Clinica Neurologica della AOU di Sassari rappresenta, storicamente, un centro di riferimento per la diagnosi e il trattamento dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Oggi, purtroppo, però, l’attuale sistema fatica a stare al passo con i livelli assistenziali dovuti ai pazienti. Nel corso dell’ultimo decennio, infatti, le possibilità terapeutiche sono diventate sempre più numerose e complesse mentre non si è registrato un analogo incremento nella struttura sanitaria. Ad esempio, per quanto riguarda la risonanza magnetica, strumento fondamentale per scelte terapeutiche corrette e tempestive, attualmente il numero di esami disponibili presso la Radiologia della medesima AOU risulta largamente insufficiente rispetto alle specifiche esigenze. Stesso problema per gli esami di laboratorio. Non solo, attualmente, le diagnosi di sclerosi multipla vengono formulate, nella stragrande maggioranza dei casi, in seguito a ricovero presso la Clinica Neurologica con conseguenze economico-sociali derivanti dalle degenze ordinarie che potrebbero essere evitate attraverso la presa in carico, per l’iter diagnostico, presso il Day Hospital, oggi utilizzato per la somministrazione delle terapie ma non a scopi diagnostici. Mancano, inoltre, opportuni percorsi riabilitativi per i pazienti, così come da rivedere è la presa in carico in età pediatrica.
Considerato tutto ciò, chiediamo un immediato intervento della Regione atto a garantire tempestivamente la migliore assistenza ai pazienti. Analizzata a fondo la problematica, per addivenire a una soluzione duratura, chiediamo che gli interventi indicati siano accompagnati dalla realizzazione di un apposito “Centro Sclerosi Multipla”, a cui dovrà essere assicurata un’adeguata dotazione organica e strumentale per la sua costituzione e per gli anni a venire.