«Quante prese in giro presidente Solinas, adesso si faccia carico delle sue responsabilità di governatore e cominci a lavorare sul serio per il bene dell’isola. Persino la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, bacchetta Christian Solinas, invitandolo a mettersi a lavorare per i sardi, anziché perdere tempo e scaricare le sue responsabilità sugli altri. L’inadeguatezza del governatore della Sardegna è tale per cui il leader del suo partito è costretto a venire in soccorso ancora una volta. Matteo Salvini, infatti, oggi attacca la Ministra per sviare l’attenzione sulle responsabilità di Solinas e della sua giunta colpevoli di tante figuracce.»
Desirè Manca, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, è durissima contro Christian Solinas e la sua Giunta.
«Nei giorni scorsi Solinas – Desirè Manca – ha fatto ricadere sul governo la responsabilità del disastro sulla continuità territoriale, dimenticandosi la brutta figura rimediata con l’Unione Europa davanti a cui ha presentato un progetto (che prevedeva la tariffa unica) già bocciato per ben due volte dalla stessa UE. Evidentemente, però al governatore non bastavano i gravi ritardi, l’assenza di idee, e la totale incapacità nel gestire la situazione. Per riscrivere la continuità territoriale ora pensa persino ad un super consulente, pagato dai sardi, che dovrà risolvere una situazione catastrofica provocata da mesi e mesi di inerzia di cui sono responsabili lui, l’assessore dei Trasporti, e tutta la maggioranza.»
«Nell’immobilismo della Regione adesso è stato il governo a scongiurare, grazie alle sue interlocuzioni con Bruxelles, che da aprile la Sardegna resti senza collegamenti aerei per Roma e Milano. Sarebbe però interessante capire come Solinas impiegherà i dieci mesi di tempo ulteriormente concessi per presentare un piano per la continuità territoriale valido: ha bisogno di un esperto esterno pagato con fondi pubblici che dovrà svolgere il lavoro già profumatamente pagato per le stesse mansioni? Quello sulla continuità territoriale è solo uno dei tanti fallimenti fatti registrare dalla Regione in appena un anno. Quante prese in giro – aggiunge Desirè Manca -. Ammaliati dalle sue promesse, dodici mesi fa i sardi si sono messi nelle mani di Solinas che ha ricambiato la fiducia concessa con provvedimenti come la moltiplicazione delle poltrone negli enti pubblici regionali, la reintroduzione dei vitalizi o una legge “salva-nomine” studiata ad hoc. Nel frattempo i numeri sulla disoccupazione aumentano, i giovani lasciano l’isola, e molti malati sono costretti a curarsi fuori. Nell’Europa del 2020 – conclude Desirè Manca – la Sardegna assomiglia sempre di più a un paese del terzo mondo.»