Il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, ha risposto ieri, nell’aula della IV Commissione, all’interrogazione presentata dal deputato del M5S, Nardo Marino.
L’interrogazione denuncia una tormentata storia di precariato che si protrae da oltre trent’anni e che investe una specifica categoria di insegnanti. L’atto del parlamentare parte da una constatazione di fatto: i docenti civili che prestano la loro attività nelle scuole militari non godono dei diritti riconosciuti ai colleghi di altri Istituti. Raccogliendo la rivendicazione dei diretti interessati, Nardo Marino ha interpellato il Ministro competente con l’obiettivo di trovare una soluzione in termini di stabilizzazione e – in attesa dell’iter che porterà alla soluzione tanto attesa – assicurare loro i diritti riconosciuti ai colleghi delle scuole civili: anzianità di servizio, monte ore e contratti che non prevedano interruzioni salariali.
Nella sua risposta, il sottosegretario Giulio Calvisi ha affermato che la Marina ha «provveduto a rinnovare, con il personale interessato, le altre convenzioni ritenute necessarie ad assolvere alle esigenze funzionali dell’istituto di formazione de La Maddalena». Quanto alla richiesta di stabilizzazione, il sottosegretario alla Difesa ha precisato che «si tratta di personale che ha prestato lungo servizio nella Forza armata ed altamente affidabile proprio in ragione della pluriennale esperienza didattica. Considerata, altresì, la previsione di un possibile incremento degli arruolamenti di personale in ferma prefissata – nell’alveo dello sforzo di riequilibrio e ringiovanimento dei Ruoli, previsto nei prossimi anni – il Dicastero si mantiene disponibile a valutare, di volta in volta, l’emersione di esigenze che possano giustificare l’impiego del personale in oggetto, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001».
Il parlamentare sardo del M5S giudica le risposte del sottosegretario Giulio Calvisi parzialmente soddisfacenti.
«Bene la conferma delle convenzioni – ha sostenuto Nardo Marino nella sua replica in Commissione Difesa – ma l’obiettivo non può che essere la stabilizzazione, anche in virtù del fatto che lo stesso Ministero della Difesa riconosce l’alta affidabilità dei docenti civili maddalenini.»