Nei giorni scorsi, il consigliere regionale dei Progressisti Gian Franco Satta ha presentato un proposta di legge di modifica della legge quadro sui consorzi di bonifica.
Come si legge nella relazione, l’obiettivo è quello «di potenziare le funzioni di controllo che l’Amministrazione regionale esercita sulle attività dei consorzi di bonifica allo scopo di assicurare il rispetto degli obiettivi designati, inoltre, per garantire una maggiore efficacia nell’individuazione degli stessi obiettivi, si propone il coinvolgimento della Commissione consiliare competente nella valutazione di aspetti che producono effetti diretti dal punto di vista sociale, economico e ambientale per il settore agricolo nel rispetto delle Direttive Europee e Nazionali».
A detta di Gianfranco Satta «da vice presidente della V commissione agricoltura, ho ritenuto di proporre alcune modifiche alla legge quadro vigente che disciplina l’attività dei consorzi di bonifica prevedendo il coinvolgimento della commissione nella valutazione di aspetti importantissimi come il contributo irriguo o le premialità, oggi di competenza esclusiva della giunta, che hanno effetti diretti nella determinazione delle tariffe previste dai piani di classifica dei consorzi. Specialmente negli ultimi anni, con la crisi generale, anche un settore così importante come quello legato all’agricoltura e all’allevamento ha subito forti criticità pertanto ritengo doveroso coinvolgere i consiglieri in scelte così importanti per il mondo agricolo. Un altro aspetto importante che si propone di modificare riguarda la correzione di un deficit di diritto di iniziativa in capo ai consigli dei delegati dei consorzi i quali, a differenza di qualsiasi altro organismo pubblico, non hanno la possibilità di richiedere la loro convocazione per discutere su tematiche specifiche. L’attuale bozza di statuto, infatti, adottata con la deliberazione 54/9 del 2008 prevede la convocazione del consiglio dei delegati non meno di due volte all’anno, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e ogni altra ulteriore convocazione, invece, compete al consiglio di amministrazione che deve farne richiesta motivata a maggioranza dei suoi componenti. Con la proposta di modifica stiamo prevedendo la possibilità di riservare ai consigli dei delegati, la facoltà di richiedere la loro convocazione a richiesta motivata di almeno 1/3 dei loro componenti, in modo tale che venga salvaguardato un diritto che oggi è negato, anche in considerazione dell’importante ruolo di rappresentanza e indirizzo che i consigli dei delegati rivestono.»
Come si legge nella relazione, l’obiettivo è quello «di potenziare le funzioni di controllo che l’Amministrazione regionale esercita sulle attività dei consorzi di bonifica allo scopo di assicurare il rispetto degli obiettivi designati, inoltre, per garantire una maggiore efficacia nell’individuazione degli stessi obiettivi, si propone il coinvolgimento della Commissione consiliare competente nella valutazione di aspetti che producono effetti diretti dal punto di vista sociale, economico e ambientale per il settore agricolo nel rispetto delle Direttive Europee e Nazionali».
A detta di Gianfranco Satta «da vice presidente della V commissione agricoltura, ho ritenuto di proporre alcune modifiche alla legge quadro vigente che disciplina l’attività dei consorzi di bonifica prevedendo il coinvolgimento della commissione nella valutazione di aspetti importantissimi come il contributo irriguo o le premialità, oggi di competenza esclusiva della giunta, che hanno effetti diretti nella determinazione delle tariffe previste dai piani di classifica dei consorzi. Specialmente negli ultimi anni, con la crisi generale, anche un settore così importante come quello legato all’agricoltura e all’allevamento ha subito forti criticità pertanto ritengo doveroso coinvolgere i consiglieri in scelte così importanti per il mondo agricolo. Un altro aspetto importante che si propone di modificare riguarda la correzione di un deficit di diritto di iniziativa in capo ai consigli dei delegati dei consorzi i quali, a differenza di qualsiasi altro organismo pubblico, non hanno la possibilità di richiedere la loro convocazione per discutere su tematiche specifiche. L’attuale bozza di statuto, infatti, adottata con la deliberazione 54/9 del 2008 prevede la convocazione del consiglio dei delegati non meno di due volte all’anno, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e ogni altra ulteriore convocazione, invece, compete al consiglio di amministrazione che deve farne richiesta motivata a maggioranza dei suoi componenti. Con la proposta di modifica stiamo prevedendo la possibilità di riservare ai consigli dei delegati, la facoltà di richiedere la loro convocazione a richiesta motivata di almeno 1/3 dei loro componenti, in modo tale che venga salvaguardato un diritto che oggi è negato, anche in considerazione dell’importante ruolo di rappresentanza e indirizzo che i consigli dei delegati rivestono.»
Antonio Caria