Sabato 12 settembre a Capoterra, tra le storiche mura di Casa Melis, si terrà la presentazione di “Muri di Sardegna. Luoghi e opere della Street art”, la prima guida sui murales e la Street art in Sardegna realizzata dall’Associazione culturale Asteras e edita da Dario Flaccovio Editore.
È intorno alla metà degli anni Novanta del secolo scorso che Capoterra si è aperta al muralismo con interventi pubblici che portano la firma di Angelo Pilloni e Luciano Lixi, ed altri che hanno coinvolto attivamente i giovani residenti. L’intento di questi progetti, come delle opere murali realizzate in questi ultimi anni, è quello di condividere i valori storici, culturali e ambientali del territorio e dei suoi abitanti.
Alla presentazione, organizzata in collaborazione con il comune di Capoterra, parteciperanno il sindaco Francesco Dessì, la presidente dell’Associazione culturale Asteras Ivana Salis ed Elisabetta Borghi (Associazione Asteras), curatrice del coordinamento editoriale. A moderare l’incontro ci sarà il giornalista Ivan Murgana.
Il progetto della guida è nato con l’obiettivo di mettere in luce la portata di questa peculiarità del paesaggio urbano ed extraurbano della Sardegna: si tratta di un immenso patrimonio visuale costantemente mutevole che rappresenta un vero unicum.
I testi curati da Elisabetta Borghi, Ivana Salis, Gianfranca Loi e Barbara Catte, e le fotografie realizzate da Massimiliano Frau, accompagnano il viaggiatore attraverso percorsi ragionati che seguono la cronologia, le tematiche, la tipologia degli interventi, aiutando ad orientarsi nella vastità e varietà di questo patrimonio.
“Muri di Sardegna. Luoghi e opere della Street art” racchiude oltre 50 anni di storia, 145 Comuni, più di 500 immagini, sintetiche biografie degli artisti e inediti itinerari alla scoperta delle opere di arte urbana che si incontrano lungo le strade delle città e dei piccoli borghi dell’Isola.
La guida vuole offrire al viaggiatore uno strumento utile per la ricerca e la comprensione degli elementi più emblematici: dai rinomati murales di Orgosolo e di San Sperate alla nuova Street art di San Gavino Monreale. Dagli anni Sessanta del Novecento sino agli anni Duemila. Un piccolo Atlante iconografico dei sentimenti, delle visioni e delle speranze di un popolo.