Un programma di eventi che inizia la sera del 14 settembre, a chiusura dei festeggiamenti della Santa Patrona della città e prosegue nelle giornate dal 18 al 21 settembre. Inaugura così, con un po’ di anticipo sull’autunno Lollas Quartu 2020, che per questa edizione prevede molte novità. La manifestazione ha da sempre avuto l’obiettivo di rilanciare le capacità attrattive dell’offerta del territorio di Quartu, attraverso la reinterpretazione dell’iniziativa “Lollas”, nata da una intuizione dell’amministrazione nei primi anni ’90, che fece della città uno dei più dinamici centri culturali della Sardegna e precursore di tutte le successive kermesse di questo genere.
«Quest’anno, oltre all’apertura al pubblico delle case campidanesi – ha detto il primo cittadino Stefano Delunas – abbiamo deciso di utilizzare anche altri luoghi suggestivi che si snodano all’interno del territorio quartese, e che si prestassero come contenitori – e fossero allo stesso tempo palcoscenici – di storia, di ambiente e di cultura. In tutto ciò ci siamo dovuti misurare anche con le limitazioni che ci impone la convivenza con il Covid 19, e ammetto che non sia stato facile, ma credo si possa comunque provare a godere della bellezza e dell’arte anche rinunciando a toccarci, abbracciarci e baciarci.»
Il programma della manifestazione, promossa dal comune di Quartu Sant’Elena, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, della Regione, del Monastero e di Touring Club Italiano Sardegna e Federculture, ed organizzata con il supporto dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, sarà reso noto martedì 15 settembre, alle ore 10.00, a Quartu Sant’Elena, in via Brigata Sassari 35, nella sala affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini.