Doveva essere la meta paralimpica per eccellenza anche nel 2020. Ma la sicurezza viene al primo posto e la programmazione sportiva, soprattutto promozionale, stilata dal CIP in Sardegna, ha dovuto subire un energico stop, con la flebile possibilità di recuperare qualcosa nel restante quadrimestre. Un’occasione propizia per addentrarsi nuovamente in situazioni agonistiche coinvolgenti è data dalla Settima edizione di Freedom in Water, che nel suo nutrito cartellone, come da tradizione, annovera il Campionato Italiano di Nuoto Paralimpico che nonostante i noti cavilli burocratici utili a salvaguardare la salute dei cittadini vedrà la partecipazione di ben 34 atleti tra cui due mostri sacri del movimento come Carlotta Gilli e Vincenzo Boni. La prima è campionessa del mondo paralimpica stile libero, dorso e misti prima a Città del Messico 2017 e poi a Londra 2019, con in più i titoli europei nelle stesse specialità a Dublino 2018 e 13 titoli italiani assoluti, di cui 5 in vasca corta. Vincenzo Boni conquistò il bronzo nei 50 dorso alle paralimpiadi di Rio; poi si è ripetuto agli Europei di Portogallo (2016) ed Irlanda (2018). Nelle acque libere, per ben quattro edizioni su sei disputate, ha preceduto i suoi avversari. Ambasciatore dello sport paralimpico, Vincenzo Boni assomma anche 30 titoli italiani di cui 7 in vasca corta.
Anche la Sardegna sarà degnamente rappresentata con la cinque volte campionessa italiana paralimpica Francesca Secci (Sa.Spo. Cagliari) che difenderà il titolo nella categoria S7 – S10 donne. Tra i maschietti spicca il consigliere regionale CIP Nicola Azara (Progetto AlbatroSS) che nel 2019 colse il terzo posto.
La mattina di sabato 19 settembre 2020 presso la spiaggia di Mugoni ad Alghero, si ritroveranno tutti i concorrenti: i primi a partire saranno quelli appartenenti alle categorie S3-S6, alle 9.00. A seguire, un’ora più tardi, quelli delle classi S7-S10/S11-S13 che si mescoleranno assieme agli atleti del circuito olimpico della Federazione Italiana Nuoto (FIN) tra cui spicca Gregorio Paltrinieri, pluricampione olimpico, mondiale e continentale che farà parte di un gruppo composto da altri cento partecipanti.
L’impronta organizzativa è ancora una volta marcata dall’ASD Progetto AlbatroSS (in collaborazione con la FINP Sardegna e il patrocinio del CIP Sardegna) che questa volta chiamerà a rapporto i noti campioni già da venerdì 18 settembre affinché raccontino le loro vite nel corso del convegno intitolato: “Il Percorso verso un’Olimpiade”. Storie di atleti che non mollano mai. Sarà lo psicologo dello sport Manolo Cattari, (già coordinatore e responsabile del Progetto Agitamus) a sollecitare le impressioni di Paltrinieri, Boni e Gilli che saranno supportati anche da Riccardo Vernole, Commissario Tecnico della Nazionale Nuoto Paralimpico. Parteciperà anche Gianluca Cacciamano, nuovo vicepresidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico. Nell’ambiente isolano si spera che questo sia solo l’inizio di una serie di avvenimenti capaci di coinvolgere attivamente gli sportivi con disabilità. Di notevole importanza anche l’aspetto divulgativo nei confronti dei disabili desiderosi di approcciarsi con una disciplina dalle innumerevoli proprietà benefiche. E infatti, subito dopo le fasi agonistiche, ci saranno delle competizioni informali dopo le quali i protagonisti saranno premiati direttamente dai super campioni presenti in terra catalana.
«Stare lontano dalle gare ha condizionato pesantemente la programmazione delle federazioni affiliate – spiega il presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna – che non vedono l’ora di tornare alla normalità. La manifestazione allestita dalla FINP capita a proposito per dare un segnale ottimistico di ripresa e la presenza di grandi campioni aiuta tantissimo. Come Comitato Paralimpico faremo il possibile per supportare tutte le iniziative promozionali che da qui a dicembre si potranno organizzare nonostante l’emergenza Covid-19, in modo da ricreare il giusto entusiasmo tra i nostri praticanti che a quanto mi riferiscono, stanno aderendo in massa agli eventi di questo periodo preautunnale.»