Le isole Shetland e la figura femminile saranno il leit motiv della tredicesima edizione del “terre di confine filmfestival” che è stata presentata questa mattina, nella Cineteca sarda di Cagliari.
L’evento, organizzato dall’associazione “Su Disterru”, gode del patrocinio e del contributo della Regione Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, dei Comuni di Asuni e Solarussa e dell Consorzio Turistico Sa Perda ‘E Iddocca.
Un’edizione che, dopo l’anteprima di dicembre, vedrà la luce grazie al lavoro delle due giovani direttrici artistiche, l’attrice e voice-coach Antonella Puddu e la pluripremiata regista di film di animazione stop-motion Michela Anedda.
Nel corso della conferenza è stato proiettato “De s’atra parti de s’arriu”, il video-spot-animato realizzato da Michela Anedda attraverso il laboratorio cinematografico che ha coinvolto gli abitanti di Solarussa e Asuni, con il contributo di Antonella Puddu nel ruolo di voice-coach.
La rassegna inizierà giovedì 24 settembre alla Cineteca sarda di Cagliari per poi approdare, il 25, 26 e 27, all’Anfiteatro di Asuni e nel cortile del MEA per terminare il suo viaggio il 2, 3 e 4 ottobre tra il cortile di Casa Sanna e Casa Naitana, a Solarussa.
La sezione monografica di quest’anno sarà dedicata a ‘Shetland e altre isole remote’ mentre quella tematica alle ‘donne pastore’. Tra gli ospiti, la regista Anna Kauber che il 24, a Cagliar, parlerà della questione del pastoralismo al femminile e aprirà le proiezioni dei documentari a tema: “Clavel” di Shona Main e i corti di Jenny Gilbertson Brown, oltre al suo apprezzatissimo “In questo mondo”. A presentare la regista sarà Giovanni Maria Dettori, direttore della sede Regionale Rai. Kauber sarà anche sabato 26 ad Asuni per un dialogo con il regista Tomaso Mannoni assieme alle pastore sarde protagoniste del suo documentario.
Le proiezioni. In questa edizione saranno proposte opere dedicate alle Shetland e ad altre isole remote dell’arcipelago britannico. La novità sarà la presenza di una serie tv all’interno della rassegna, con la proiezione delle prime due puntate della fortunatissima serie della BBC “Shetland”,
In programma anche le proiezioni degli otto corti finalisti di Visioni Sarde, mentre il 27 settembre, ad Asuni, sarà proiettato, in prima visione regionale assoluta “Padenti”, l’ultimo lavoro del regista Marco Antonio Pani. Sempre ad Asuni sarà presentata l’anteprima del documentario “Sonallus” di Tomaso Mannoni.
Spazio anche al film di Salvatore Mereu, “Assandira”, che vede protagonista lo scrittore di Siligo, Gavino Ledda.
Un’altra prima regionale sarà sabato 3 ottobre a Solarussa, con il film restaurato “Il processo a Catarina Ross” di Gabriela Rosaleva che presenterà anche il suo documentario omaggio a Grazia Deledda girato con il supporto dell’Università di Sassari. È prevista anche la presenza di Luisa Cutzu, che proporrà il trailer di un suo nuovo lavoro documentario dedicato proprio a Gabriela Rosaleva.
Tra le proiezioni in programma “Surbiles” (figure mitologiche sarde) di Giovanni Columbu, “The Wicker man” di Robin Hardy, e un estratto del capolavoro “Cul de sac” di Roman Polanski.
La tradizionale ‘finestra sul cinema sardo’ porterà al festival lezioni di cinema documentario, come pure di analisi e critica cinematografica a cura di Giovanni Columbu.
Non mancheranno le esposizioni fotografiche, come la mostra omaggio a Maria Lai dal titolo “Le vene rosse di Ulassai” ed il Trittico video “Ruviu – Biancu – Nigheddu” ideati dalla performer ed artista gavoese Chiara Mulas in collaborazione con il fotografo Enrico Lai.
A Solarussa, il fotografo Alessandro Mirai presenterà “A festival can hide another – Un festival può nasconderne un altro”. Per quanto riguarda la musica, ad Asuni, il trombettista avant-jazz Riccardo Pittau suonerà insieme ai Dark Shade, gruppo storico asunese formato da Alessandro Puddu, Stefano Tetti e Tore Anedda, nel progetto originale dal titolo Dark Shade of the Mood. Il 3 ottobre a Solarussa attesa per il concerto di Joe Perrino, che propone un repertorio tratto da ‘Per Grazia Non Ricevuta’ e canzoni della mala cagliaritana.
L’evento, organizzato dall’associazione “Su Disterru”, gode del patrocinio e del contributo della Regione Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, dei Comuni di Asuni e Solarussa e dell Consorzio Turistico Sa Perda ‘E Iddocca.
Un’edizione che, dopo l’anteprima di dicembre, vedrà la luce grazie al lavoro delle due giovani direttrici artistiche, l’attrice e voice-coach Antonella Puddu e la pluripremiata regista di film di animazione stop-motion Michela Anedda.
Nel corso della conferenza è stato proiettato “De s’atra parti de s’arriu”, il video-spot-animato realizzato da Michela Anedda attraverso il laboratorio cinematografico che ha coinvolto gli abitanti di Solarussa e Asuni, con il contributo di Antonella Puddu nel ruolo di voice-coach.
La rassegna inizierà giovedì 24 settembre alla Cineteca sarda di Cagliari per poi approdare, il 25, 26 e 27, all’Anfiteatro di Asuni e nel cortile del MEA per terminare il suo viaggio il 2, 3 e 4 ottobre tra il cortile di Casa Sanna e Casa Naitana, a Solarussa.
La sezione monografica di quest’anno sarà dedicata a ‘Shetland e altre isole remote’ mentre quella tematica alle ‘donne pastore’. Tra gli ospiti, la regista Anna Kauber che il 24, a Cagliar, parlerà della questione del pastoralismo al femminile e aprirà le proiezioni dei documentari a tema: “Clavel” di Shona Main e i corti di Jenny Gilbertson Brown, oltre al suo apprezzatissimo “In questo mondo”. A presentare la regista sarà Giovanni Maria Dettori, direttore della sede Regionale Rai. Kauber sarà anche sabato 26 ad Asuni per un dialogo con il regista Tomaso Mannoni assieme alle pastore sarde protagoniste del suo documentario.
Le proiezioni. In questa edizione saranno proposte opere dedicate alle Shetland e ad altre isole remote dell’arcipelago britannico. La novità sarà la presenza di una serie tv all’interno della rassegna, con la proiezione delle prime due puntate della fortunatissima serie della BBC “Shetland”,
In programma anche le proiezioni degli otto corti finalisti di Visioni Sarde, mentre il 27 settembre, ad Asuni, sarà proiettato, in prima visione regionale assoluta “Padenti”, l’ultimo lavoro del regista Marco Antonio Pani. Sempre ad Asuni sarà presentata l’anteprima del documentario “Sonallus” di Tomaso Mannoni.
Spazio anche al film di Salvatore Mereu, “Assandira”, che vede protagonista lo scrittore di Siligo, Gavino Ledda.
Un’altra prima regionale sarà sabato 3 ottobre a Solarussa, con il film restaurato “Il processo a Catarina Ross” di Gabriela Rosaleva che presenterà anche il suo documentario omaggio a Grazia Deledda girato con il supporto dell’Università di Sassari. È prevista anche la presenza di Luisa Cutzu, che proporrà il trailer di un suo nuovo lavoro documentario dedicato proprio a Gabriela Rosaleva.
Tra le proiezioni in programma “Surbiles” (figure mitologiche sarde) di Giovanni Columbu, “The Wicker man” di Robin Hardy, e un estratto del capolavoro “Cul de sac” di Roman Polanski.
La tradizionale ‘finestra sul cinema sardo’ porterà al festival lezioni di cinema documentario, come pure di analisi e critica cinematografica a cura di Giovanni Columbu.
Non mancheranno le esposizioni fotografiche, come la mostra omaggio a Maria Lai dal titolo “Le vene rosse di Ulassai” ed il Trittico video “Ruviu – Biancu – Nigheddu” ideati dalla performer ed artista gavoese Chiara Mulas in collaborazione con il fotografo Enrico Lai.
A Solarussa, il fotografo Alessandro Mirai presenterà “A festival can hide another – Un festival può nasconderne un altro”. Per quanto riguarda la musica, ad Asuni, il trombettista avant-jazz Riccardo Pittau suonerà insieme ai Dark Shade, gruppo storico asunese formato da Alessandro Puddu, Stefano Tetti e Tore Anedda, nel progetto originale dal titolo Dark Shade of the Mood. Il 3 ottobre a Solarussa attesa per il concerto di Joe Perrino, che propone un repertorio tratto da ‘Per Grazia Non Ricevuta’ e canzoni della mala cagliaritana.
Antonio Caria