«Che arrivino gli arredi dopo un anno nel reparto di terapia intensiva non è una notizia. Sopratutto,viene fatto passare per un grande risultato il possibile accreditamento provvisorio. Di cui peraltro ancora non si conosce la data.»
A rimarcarlo sono i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Gabriella Esposito, Ornella Piras e Beniamino Pirisi, che aggiungono: «Alla Regione, all’assessore Mario Nieddu e al consigliere del territorio Michele Pais diciamo che non ci accontentiamo di una eventuale apertura provvisoria ed emergenziale. Terapia intensiva ad Alghero è stata finanziata e voluta dal governo regionale di centrosinistra nel 2006 come struttura polispecialista, cardiologica e post operatoria e realizzata nel 2017 da altro governo regionale di centrosinistra. Solo grazie a questo reparto, reso strutturale e non come viene annunciato, solo provvisorio, l’ospedale di Alghero potrà mantenere il DEA di primo livello. Non abbiamo dimenticato gli annunci, come quello del dottor Liperi, si disse richiamato personalmente dal sindaco in emergenza dalla pensione, di cui non sappiamo che fine abbia fatto e se mai abbia ripreso servizio. Servono invece, se vogliamo essere seri, nuovi anestesisti e nuovi infermieri che gestiscano ordinariamente la terapia intensiva. Serve un accreditamento definitivo che garantisca il Dea di primo livello al nostro ospedale, non quello provvisorio solo in funzione Covid. L’ennesima beffa».
Antonio Caria