L’autunno a Cagliari si apre sulle note di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, che da mercoledì 23 a domenica 27 settembre, con un’appendice il 2 ottobre, vivrà nel capoluogo sardo la sua 23ª edizione. Protagonisti, anche quest’anno, nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale: ecco, dunque, in arrivo il giovane talento della chitarra Matteo Mancuso, il progetto “Connections” di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani e l’omaggio di Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino alle ottanta candeline di Mina; come sempre, ci sarà tanto spazio anche per il jazz targato Sardegna, con il quartetto del sassofonista Elias Lapia, il duo chitarra-clarinetto di Alessandro Bardi e Matteo Costa, quello chitarra-tromba di Rubens Massidda e Adriano Sarais, e con le voci di Carla Giulia Striano e di Marco Cocco con i rispettivi trii. Jazz ma non solo: il calendario propone infatti anche una matinée in compagnia di Raoul Moretti e la sua arpa elettrica ed elettonica, e due sortite “fuori porta” con l’abbinamento di passeggiate e musica.
Naturalmente, sarà un’edizione particolare di Forma e Poesia nel Jazz, dato il momento storico che stiamo vivendo. “Perfettamente a distanza: potrebbe essere il titolo del festival quest’anno”, dichiara il direttore artistico Nicola Spiga: «Oppure Tra Spazio e Tempo, dove Tempo è quello che è rimasto sospeso in tutti questi mesi di fermo a causa della pandemia che ha bloccato tutto e tutti, ma è anche quello che abbiamo speso alla ricerca di uno spazio all’aperto, come avevamo previsto, che potesse ospitare al meglio il festival rispettando le misure anticontagio. Alla fine abbiamo optato per il sicuro e comodo Auditorium del Conservatorio di Musica ‘Giovanni Pierluigi da Palestrina’, che potrà accogliere sino a duecento spettatori, e che ringraziamo per la disponibilità. Questo 2020 è un anno difficile che speriamo di superare prima possibile per far rinascere la musica e lo spettacolo dal vivo».
Si comincia, dunque, mercoledì 23 con una serata di anteprima all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero con inizio alle 21.00. Il primo set vedrà di scena il duo formato dal clarinettista Matteo Costa ed il chitarrista Alessandro Bardi: entrambi diplomandi al Conservatorio di Cagliari, proporranno un repertorio che spazia dal jazz più classico a quello contemporaneo, ma anche composizioni originali, dando forma, con l’abbinamento di chitarra acustica e clarinetto, a un sound retrò ma proiettato verso il futuro.
Naturalmente, sarà un’edizione particolare di Forma e Poesia nel Jazz, dato il momento storico che stiamo vivendo. “Perfettamente a distanza: potrebbe essere il titolo del festival quest’anno”, dichiara il direttore artistico Nicola Spiga: «Oppure Tra Spazio e Tempo, dove Tempo è quello che è rimasto sospeso in tutti questi mesi di fermo a causa della pandemia che ha bloccato tutto e tutti, ma è anche quello che abbiamo speso alla ricerca di uno spazio all’aperto, come avevamo previsto, che potesse ospitare al meglio il festival rispettando le misure anticontagio. Alla fine abbiamo optato per il sicuro e comodo Auditorium del Conservatorio di Musica ‘Giovanni Pierluigi da Palestrina’, che potrà accogliere sino a duecento spettatori, e che ringraziamo per la disponibilità. Questo 2020 è un anno difficile che speriamo di superare prima possibile per far rinascere la musica e lo spettacolo dal vivo».
Si comincia, dunque, mercoledì 23 con una serata di anteprima all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero con inizio alle 21.00. Il primo set vedrà di scena il duo formato dal clarinettista Matteo Costa ed il chitarrista Alessandro Bardi: entrambi diplomandi al Conservatorio di Cagliari, proporranno un repertorio che spazia dal jazz più classico a quello contemporaneo, ma anche composizioni originali, dando forma, con l’abbinamento di chitarra acustica e clarinetto, a un sound retrò ma proiettato verso il futuro.