Prende il via in mattinata e in uno dei luoghi simbolo di Cagliari la quarta giornata di Forma e Poesia nel Jazz, il festival a organizzato nel capoluogo sardo dall’omonima cooperativa, quest’anno alla sua ventitreesima edizione. Domani – sabato 26 settembre – il primo appuntamento è infatti a mezzogiorno con un trekking sul promontorio della Sella del Diavolo che culminerà con un concerto aperitivo del duo formato dal chitarrista Rubens Massidda e il trombettista Adriano Sarais.
Poi, in serata, doppio set all’Auditorium del Conservatorio. Il primo, alle 20,30, vede sul palco Marco Cocco in trio con Massimo Ferra alla chitarra e Alessandro Atzori al contrabbasso. Il cantante cagliaritano, classe 1980, presenta in chiave personale e originale un repertorio all’insegna dei brani che hanno fatto la storia dello swing e del jazz, di autori come George Gershwin, Cole Porter, Rodgers and Hart, resi popolari da interpreti del calibro di Louis Armstrong, Nat King Cole, Frank Sinatra, Mel Tormé e Kurt Elling, tra gli altri.
Marco Cocco sin da piccolo nutre interesse per la musica iniziando da autodidatta lo studio della chitarra. La passione per il canto arriva più tardi, verso i vent’anni, e diventa per diventare poi la sua principale forma di espressione artistica. Colpito profondamente dalla musica delle grandi orchestre swing, approfondisce il genere negli anni. Dal 2010 si esibisce regolarmente come crooner in diverse formazioni proponendo un repertorio che trae ispirazione dall’American Songbook. Nel 2016 riceve dalla cantante Sheila Jordan una borsa di studio in canto jazz che gli permette di perfezionarsi negli Stati Uniti. L’8 marzo 2019 esce il suo primo album distribuito da YPK Entertainment; a febbraio 2020 è invece la voce dello spot della Fiat 500 e Panda Hybrid con la canzone “And I love you so”.
Due grandi protagonisti del jazz italiano, Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani al centro dei riflettori nella seconda parte della serata con il progetto “Connections”: affiancati da Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Marco Valeri alla batteria, proporranno un repertorio dalle forti connotazioni ritmiche, a base sia di standard che di composizioni originali. Fabrizio Bosso è considerato uno dei migliori trombettisti a livello internazionale sia per la tecnica sopraffina, sia per il feeling che caratterizza i suoi assoli, ora funambolici, ora densi di lirismo e pathos, ma sempre puntuali e ricchi di estro. Il musicista torinese è impegnato in numerose formazioni e in un’attività concertistica densissima e variegata, che contribuisce ad arricchire di nuove sfumature e nuovi spunti le sue improvvisazioni. Rosario Giuliani impressiona l’ascoltatore per la facilità con cui il sassofonista di Terracina sa trarre dal suo strumento un fraseggio fluido, a tratti vorticoso, allacciandosi con naturalezza a grandi predecessori come Julian “Cannonball” Adderley, Art Pepper e John Coltrane. Tante e prestigiose le sue collaborazioni in ambito jazzistico, con artisti come Charlie Haden, Gonzalo Rubalcaba, Martial Solal, Mark Turner, Kenny Wheeler, Bob Mintzer, Joe Locke, Joe La Barbera, John Patitucci, Marc Johnson, Joey Baron, Richard Galliano, Kurt Elling.
Poche ore separeranno l’ultima delle tre serate del festival in programma all’Auditorium del Conservatorio dalla matinée di domenica 27, alle 11.30 ,nel parco della Basilica di San Saturnino (o al suo interno, in caso di maltempo), suggestiva cornice per il concerto di Raoul Moretti con la sua arpa elettrica e elettronica. Versatile e sperimentale, il musicista italo-svizzero, ma di casa in Sardegna, ha un approccio molto originale al suo strumento che ha messo a frutto in differenti ambiti musicali – dall’avanguardia al pop-rock, dalla classica al world music – e artistici (danza, pittura, cinema, video-installazioni). Ideatore e direttore artistico del festival internazionale Arpe del Mondo, Raoul Moretti conta un’intensa attività concertistica a livello internazionale e tre album a suo nome: il più recente, “IsolaMenti”, è quello che presta il titolo al concerto di domenica mattina.
L’ultimo impegno di Forma e Poesia nel Jazz edizione numero ventitré, venerdì 2 ottobre, porterà il festival fuori Cagliari, al Nuraghe Sa Fraigada che sorge nei pressi di Monte Cresia, località nel territorio del comune di Sinnai all’interno del parco dei Sette Fratelli. In programma “Jazz on the moon”, una serata che prevede una passeggiata ecologica a cura della guida escursionistica Stefania Contini e poi un concerto al chiaro di luna con i Two of Us della cantante Carla Giulia Striano con il chitarrista Rubens Massidda.