Sono 382 su 600mila che nell’ultimo anno hanno “navigato” sui canali e-commerce, i sardi che hanno acquistato prodotti e servizi per oltre 720milioni di euro.
Lo si legge nel rapporto elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su “Intensificazione del canale digitale nella crisi Covid-19”, su fonte Istat dal 2017 e analisi Survey Confartigianato.
«Se paragoniamo il valore dell’e-commerce in Italia, circa 34 miliardi, con quello sardo, 720milioni di euro –ha dichiarato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – immaginiamo le enormi potenzialità che il mercato on line può offrire alle imprese regionali che decidono di ampliare la propria rete di vendita anche nel digitale. Già prima dell’emergenza la vendita online era un passaggio di crescita consigliato ora è consolidato come il post Covid-19 abbia portato con sé cambiamenti significativi nelle nostre abitudini. Le novità di questi lunghi mesi, trascorsi in isolamento, sono la nascita di webinar realizzati dagli artigiani per mantenere i contatti con i propri clienti o per cercarne di nuovi, una tendenza sopravvissuta alla lenta ripresa.»
«Anche se questa opportunità di business arriva dopo mesi di chiusura – ha aggiunto il segretario regionale di Confartigianato, Daniele Serra – occorre attivarsi per sfruttarla davvero; è una occasione che è davvero a misura di qualsiasi azienda e si rivolge anche ai mercati europei e mondiali. In ogni caso, bisogna stare con i piedi per terra e non farsi prendere da facili entusiasmi: la reattività delle nostre imprese sul mercato online è solo un lenitivo rispetto al dissesto economico e produttivo che il Covid ha generato abbattendosi su un sistema già devastato da tasse e burocrazia.»
«Il positivo è che sono già tanti sono gli artigiani che offrono i propri beni e servizi on line – hanno concluso Antonio Matzutzi e Daniele Serra – parliamo, per esempio, dei manufatti tipici e tradizionali, venduti sulle più importanti piattaforme di commercio, oppure dei prodotti agroalimentari che, attraverso dei piccoli portali, raggiungono qualunque tavola del Mondo, oppure ancora i servizi che le imprese digitali offrono a migliaia di clienti in ogni angolo del nostro Pianeta. Dall’altra parte, purtroppo ci sono le piccole attività commerciali e artigiane, quelle che troviamo sotto casa, che si trovano ad affrontare momenti estremamente difficili come questa crisi, in aggiunta al distanziamento sociale. Per questo continuiamo a ribadire come per le aziende sia fondamentale la presenza sul web: l’innovazione è una delle ricette vincenti per superare la difficile congiuntura. Gli artigiani hanno tanto da offrire in termini di qualità e di unicità dei prodotti e non devono limitarsi all’utenza locale: grazie al web i potenziali acquirenti sono moltissimi.»
Lo si legge nel rapporto elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su “Intensificazione del canale digitale nella crisi Covid-19”, su fonte Istat dal 2017 e analisi Survey Confartigianato.
«Se paragoniamo il valore dell’e-commerce in Italia, circa 34 miliardi, con quello sardo, 720milioni di euro –ha dichiarato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – immaginiamo le enormi potenzialità che il mercato on line può offrire alle imprese regionali che decidono di ampliare la propria rete di vendita anche nel digitale. Già prima dell’emergenza la vendita online era un passaggio di crescita consigliato ora è consolidato come il post Covid-19 abbia portato con sé cambiamenti significativi nelle nostre abitudini. Le novità di questi lunghi mesi, trascorsi in isolamento, sono la nascita di webinar realizzati dagli artigiani per mantenere i contatti con i propri clienti o per cercarne di nuovi, una tendenza sopravvissuta alla lenta ripresa.»
«Anche se questa opportunità di business arriva dopo mesi di chiusura – ha aggiunto il segretario regionale di Confartigianato, Daniele Serra – occorre attivarsi per sfruttarla davvero; è una occasione che è davvero a misura di qualsiasi azienda e si rivolge anche ai mercati europei e mondiali. In ogni caso, bisogna stare con i piedi per terra e non farsi prendere da facili entusiasmi: la reattività delle nostre imprese sul mercato online è solo un lenitivo rispetto al dissesto economico e produttivo che il Covid ha generato abbattendosi su un sistema già devastato da tasse e burocrazia.»
«Il positivo è che sono già tanti sono gli artigiani che offrono i propri beni e servizi on line – hanno concluso Antonio Matzutzi e Daniele Serra – parliamo, per esempio, dei manufatti tipici e tradizionali, venduti sulle più importanti piattaforme di commercio, oppure dei prodotti agroalimentari che, attraverso dei piccoli portali, raggiungono qualunque tavola del Mondo, oppure ancora i servizi che le imprese digitali offrono a migliaia di clienti in ogni angolo del nostro Pianeta. Dall’altra parte, purtroppo ci sono le piccole attività commerciali e artigiane, quelle che troviamo sotto casa, che si trovano ad affrontare momenti estremamente difficili come questa crisi, in aggiunta al distanziamento sociale. Per questo continuiamo a ribadire come per le aziende sia fondamentale la presenza sul web: l’innovazione è una delle ricette vincenti per superare la difficile congiuntura. Gli artigiani hanno tanto da offrire in termini di qualità e di unicità dei prodotti e non devono limitarsi all’utenza locale: grazie al web i potenziali acquirenti sono moltissimi.»
Antonio Caria