«Vorrei esprimere la mia vicinanza ai pastori e a tutti i sardi che, nel corso di una dura emergenza economica e sociale causata dal crollo del prezzo del latte, hanno portato nelle strade dell’Isola la loro voce pacifica e solidale, e che oggi si devono ancora difendere dalle accuse.»
A dichiararlo è l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che aggiunge: «I nostri pastori hanno vissuto all’inizio dell’anno scorso un momento delicato e di forte tensione che ha coinvolto tutti gli attori del comparto e si è protratto a lungo. Nel caso in cui venga accertato che le proteste sono degenerate in insensati atti di violenza, allora gli eventuali responsabili siano individuati, processati e puniti secondo la legge. Ma è altrettanto auspicabile che vengano prosciolti o assolti dalle accuse tutti i partecipanti alle manifestazioni che si sono svolte sicuramente senza alcun tipo di incidente e nel pieno rispetto delle norme. Perché questi pastori, già duramente colpiti da una crisi che non permette loro di avere una giusta remunerazione per la propria produzione, non debbano subire ulteriori pesanti conseguenze solo per aver chiesto, in maniera del tutto pacifica, il riconoscimento di un loro diritto».
A dichiararlo è l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che aggiunge: «I nostri pastori hanno vissuto all’inizio dell’anno scorso un momento delicato e di forte tensione che ha coinvolto tutti gli attori del comparto e si è protratto a lungo. Nel caso in cui venga accertato che le proteste sono degenerate in insensati atti di violenza, allora gli eventuali responsabili siano individuati, processati e puniti secondo la legge. Ma è altrettanto auspicabile che vengano prosciolti o assolti dalle accuse tutti i partecipanti alle manifestazioni che si sono svolte sicuramente senza alcun tipo di incidente e nel pieno rispetto delle norme. Perché questi pastori, già duramente colpiti da una crisi che non permette loro di avere una giusta remunerazione per la propria produzione, non debbano subire ulteriori pesanti conseguenze solo per aver chiesto, in maniera del tutto pacifica, il riconoscimento di un loro diritto».
Antonio Caria