Tanta voglia di riscatto dopo anni di anonimato. Una figura perfetta per i colori giallo blu quella incarnata dal trentenne campano Pasquale Vellucci, nuovo prospetto a disposizione della A1 maschile. Sì, perché nel ridente paesello del centro Sardegna le persone con una acclarata fame di gioco e risultati, possono trovare le giuste ispirazioni per centrare l’obiettivo. E sulla sua scelta ha influito sicuramente l’intercessione del maestro Eliseo Litterio, coach della A1 femminile che per Pasquale rappresenta una figura cardine se non addirittura un padre putativo.
«Lo ringrazio – afferma il nuovo arrivato in casa norbellese – perché è merito suo se ho ritrovato la voglia di rimettermi in gioco, ma la mia stima è rivolta anche al presidente Simone Carrucciu per la fiducia ripostami, nella speranza di poter dare il massimo e non deluderlo.»
Sulla sua nuova famiglia sportiva ha delle buone percezioni: «Ho sempre seguito il Tennistavolo Norbello, credo sia una delle società modello del movimento italiano, come costanza, serietà ed impegno».
Sulla sua nuova famiglia sportiva ha delle buone percezioni: «Ho sempre seguito il Tennistavolo Norbello, credo sia una delle società modello del movimento italiano, come costanza, serietà ed impegno».
E il presidente guilcerino risponde per le rime: «Mi sono sempre fidato del mio caro amico Eliseo – spiega Simone Carrucciu – e di conseguenza non abbiamo avuto alcun dubbio nel reclutare Pasquale. Mi sento di dire che questa sarà per lui l’occasione buona per rinsaldare un fortissimo feeling con la disciplina; il nostro ambiente fraterno lo aiuterà molto in questa rinascita. A nome di tutti gli do ufficialmente il benvenuto».
Nativo di Sessa Aurunca (Caserta), da bambino Pasquale preferisce dare calci ad un pallone prima di imbattersi nella società pongistica locale che piomba nella sua scuola per inscenare la classica esibizione promozionale. Da quel momento (aveva dieci anni) non vede nessun’altra cosa all’infuori del tennistavolo. Ed è proprio nella sua città natia che si fa le ossa partecipando a svariati campionati. Poi il suo talento richiama l’attenzione di diverse società del centro-sud Italia come Fondi, Brindisi, Castel Petroso, Eureka Roma che lo schierano nei campionati di serie B1 con le quali, nella maggior parte dei casi, riesce a vincerli. Affina ulteriormente la sua bravura prendendo parte anche ai campionati di A2 maschile sempre con Sessa Aurunca, Castel Petroso e la variante Casalbordino, piazzandosi sempre tra le prime quattro.
Volendo sintetizzare le sue performances più significative si può dire che tra B1 e B2 ha vinto una decina di campionati; si aggiungano una ventina di medaglie ai Campionati Italiani, tra cui anche uno scudetto (doppio Terza categoria) e trentotto titoli regionali. È riuscito pure a battere atleti di prima categoria italiani e stranieri come Marco Rech e Paolino Bisi nell’era giovanile e poi Simone Spinicchia, Gyorgy Szilard, Jan Zibrat, Maxim Kuznetsov.
A livello internazionale ricorda con piacere il settimo posto conquistato in un’edizione dell’Open Internazionale d’Austria.
Più volte in vita sua ha varcato il Tirreno per recarsi nell’isola, che definisce splendida, sia come turista, sia come giocatore. Per farsi conoscere meglio ha risposto ad altre precise domande.
Provi a descrivere il tuo gioco?
«È puramente d’attacco. Preferisco sempre, laddove possibile, prendere l’iniziativa e chiudere il punto in 3/5 colpi al massimo. L’impostazione “all-round” è una cosa molto lontana da me. Per questo ho sviluppato negli anni un gioco improntato molto sulla potenza e sulla qualità, tralasciando la quantità.»
Conosci i tuoi futuri compagni di squadra?
«Di persona solamente Catalin Negrila. Mentre gli altri due stranieri, di cui ancora non posso rivelare le identità, li ho visti giocare senza conoscerli direttamente. Li stimo profondamente e li adoro per la loro tipologia di gioco, molto simile alla mia. Conoscendo le loro capacità, credo che potremmo dire la nostra in questo campionato.»
Coltivi altre passioni?
«Mi alleno almeno cinque giorni a settimana, tempo libero ne ho ben poco. Quando posso, oltre agli amici, mi dedico alla musica, cantando e suonando il piano. E poi nutro molta simpatia per il genere musicale Reggaeton.»
Un appello ai tifosi?
«Impiegherò tutte le mie forze nel tentativo di dare un vigoroso contributo al Tennistavolo Norbello, sperando di poter fare un campionato da protagonisti. Nel caso riescano a varcare la soglia della palestra comunale in quest’epoca di restrizioni, vorrei che fossero carichi e urlanti; possono darci una spinta in più.»