A Moises Campos piace tanto scherzare, ma anche con il sorriso stampato sulla mascherina non vuole svelare di che pasta è fatto veramente. In compenso diventa finalmente ufficiale l’identità del primo straniero giallo blu che proviene dall’isola di Cuba, magnetica quanto quella che si accinge ad accoglierlo.
Stuzzicato al limite dello sfinimento qualcosa riesce a dirla, sempre tra il serio ed il faceto: «Non posso davvero svelare i miei segreti, però mi caratterizzo per essere un giocatore molto rischioso. A volte funziona, a volte no, ma chi non rischia non vince».
Moises Campos, 25 anni, comincia a giocare per puro caso: «Mi piaceva il baseball – racconta l’ispanico – ma a quel tempo, secondo gli allenatori, ero molto piccolo di statura. Il destino ha voluto che, all’età di otto anni, mi imbattessi nel tennistavolo; è da allora che mi sono innamorato di questo bellissimo sport».
L’Europa è diventata la sua seconda casa: per tre anni (dal 2010 al 2013) ha giocato con il Tibble Kunsenguen, club svedese con cui ha trascorso un periodo in crescendo per ciò che riguarda l’evoluzione delle sue abilità militando in tre divisioni differenti.
Tra il 2017 e il 2020 ha invece soggiornato in Germania prendendo parte al campionato di quinta divisione e vestendo la maglia del TTC Kist.
Ma è con i colori della nazionale cubana che ha vissuto le esperienze più toccanti: «Assommo sei edizioni dei Campionati del Mondo, diverse le medaglie conquistate ai Giochi Panamericani. Ero presente alle Olimpiadi di Rio 2016 e sono sovente salito sui podi dei Giochi Centroamericani».
Deve ancora farsi un’idea chiara sul campionato italiano e anche del suo nuovo club: «So che il Tennistavolo Norbello dispone di giocatori bravi ed esperti – continua Moises – e ho recepito che il livello della A1 maschile è in continua crescita con interpreti di livello. Sono tutti aspetti che mi stimolano parecchio».
E poi avrà modo di familiarizzare con la comunità del Guilcer: «Non conoscevo il club ma sono felicissimo di far parte del suo progetto. Non vedo l’ora di arrivare in quel bellissimo posto; farò parte di una squadra molto affiatata e proverò un grande piacere nell’ incontrare atleti, dirigenti e tifosi».
Trascorre il tempo libero ascoltando musica, ma non disdegna i videogiochi, camminare, conoscere luoghi nuovi, guardare film e serie.
«Daremo un caloroso benvenuto a Moises – dice il presidente Simone Carrucciu – convinti che la sua esperienza sia importante per gestire al meglio le fasi più delicate di questo difficile campionato. Sono sicuro che non farà mancare il suo apporto gioioso e la piazza norbellese penso che faccia al caso suo. Intanto lo ringrazio tanto per aver deciso di affrontare con noi questa particolare stagione agonistica, che si presenta sempre più complicata.»