«La Sardegna si trova al quarto posto rispetto alle altre regioni d’Italia per percentuale di download dell’applicazione Immuni in rapporto alla popolazione. Tuttavia il comportamento virtuoso dei cittadini sardi che hanno scaricato l’app per contribuire all’interruzione della catena di trasmissione del Covid, non soltanto non verrà premiato ma rischia addirittura di essere vanificato. Questo perché “Immuni”, oggi scaricata da oltre 6 milioni di italiani, per poter garantire la massima efficacia ha bisogno di una rete complementare di servizi che funzionino, a partire dal ruolo dell’Ats.»
La denuncia arriva dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presentato un’interrogazione al governatore Christian Solinas e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.
«Nella nostra regione, però, in particolare nella città di Sassari – ha dichiarato Desirè Manca – il Servizio di igiene pubblica è talmente oberato di lavoro da non avere tempo o risorse per aggiornare il database dell’applicazione Immuni con il codice numerico (OTP) fornito dagli utenti, vanificando di fatto l’utilità dell’app per la mappatura dei potenziali contagi. Dovendo effettuare quotidianamente un notevole numero di screening, il Servizio ha necessità urgente di supporto operativo affinché non vengano vanificati gli sforzi della popolazione e l’utilità dell’applicazione stessa.»
«Quando un utente risulta positivo al Covid, dietro consenso del soggetto stesso – ha aggiunto Desirè Manca – gli operatori sanitari inseriscono un codice nel sistema e lo invitano a selezionare sul proprio smartphone l’opzione per il trasferimento delle sue chiavi anonime nel sistema del Ministero della Salute. L’app restituisce un codice numerico (OTP) che l’utente comunica all’operatore sanitario, il quale lo inserisce all’interno di un’interfaccia gestionale dedicata, accessibile per il tramite del sistema Tessera Sanitaria, e il caricamento viene confermato dall’utente.»
«A questo punto – ha concluso Desirè Manca – Immuni notifica agli utenti che sono stati a stretto contatto con una persona risultata poi positiva inviando loro un messaggio di allerta che include una serie di consigli su come affrontare la situazione senza sapere chi siano gli utenti e dove si siano incontrati. È facile comprendere che se il database contenente i numeri OTP non viene costantemente aggiornato aver scaricato l’applicazione non può avere alcuna utilità. Per questo il Presidente della Regione e l’assessore Nieddu hanno il dovere di mettere il Servizio di Igiene Pubblica nelle condizioni di poter operare celermente senza sottrarre risorse ad un servizio fondamentale come quello di screening. Soltanto se tutti i componenti della rete funzionano al 100% riusciremo ad arrestare la corsa del virus.»
Antonio Caria