«Perché il piano dell’Arst viene annunciato soltanto adesso? Qual è il primo intervento che verrà attuato e di cui parla l’amministratore unico dell’Azienda? L’assessore Todde, visto che il Consiglio regionale il 5 ottobre scorso ha approvato una legge all’unanimità per incrementare il numero delle corse stanziando due milioni di euro per le aziende di trasporto private, cosa aspetta ad attivarsi per far sì che gli studenti sardi possano raggiungere la scuola in sicurezza? I fantomatici piani annunciati sulla carta non hanno alcun valore se nel frattempo la Regione non si preoccupa di dare attuazione a quanto stabilito dalla legge regionale 27/2020 continuando a sottovalutare le immagini degli studenti accalcati pericolosamente davanti alle porte dei treni e degli autobus.»
A dirlo è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e vice presidente della Commissione Trasporti, Roberto Li Gioi, che ha annunciato il deposito di una mozione in Consiglio regionale.
«A seguito dell’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm che prevede l’ingresso a scuola degli studenti delle scuole superiori in orari scaglionati, e in ogni caso non prima delle 9 del mattino – sottolinea Roberto Li Gioi – è necessario un adeguamento immediato della rete dei trasporti su gomma su tutto il territorio regionale. L’efficacia della nuova misura introdotta dal Decreto rischia infatti di essere vanificata se la Regione non provvederà tempestivamente ad aumentare il numero delle corse degli autobus per evitare i pericolosi assembramenti che si sono creati sin dalla ripresa delle lezioni in presenza in tantissimi comuni della Sardegna. Il numero delle corse è ancora insufficiente a garantire viaggi in sicurezza e sono stati gli stessi ragazzi e i loro genitori in questi giorni a denunciare il paradosso di dover mantenere il distanziamento in classe per poi essere costretti a dover viaggiare a bordo di bus-pollaio.»
«Un esempio è quanto sta accadendo a Golfo Aranci – aggiunge Roberto Li Gioi – in cui i ragazzi che devono raggiungere le scuole superiori di Olbia sono costretti a prendere il treno delle 7.15 assieme ai passeggeri delle navi appena sbarcati. Questi giovani non avendo altri mezzi a disposizione per raggiungere l’istituto, una volta giunti in città, sostano nei pressi della scuola fino all’orario di ingresso creando assembramenti, ed è proprio questo che dobbiamo evitare ad ogni costo. La Regione ha l’obbligo di garantire pullman dedicati esclusivamente agli studenti che tengano conto degli orari di ingresso scaglionati e che riducano al minimo le attese prima dell’inizio delle lezioni.»
«Dall’inizio dello stato di emergenza – conclude Roberto Li Gioi – sono trascorsi quasi otto mesi e la rete dei trasporti non è stata mai adeguata in previsione di un ritorno sui banchi. Auspico che oggi, alla luce dell’innalzamento preoccupante delle curva dei contagi nella nostra isola, la Regione non perda ulteriore tempo ad adottare le misure volte ad arginare la corsa del virus in attuazione della legge regionale 27/2020, entrata in vigore l’8 ottobre scorso.»
Antonio Caria