Una bandiera e un arazzo fatti di fili intrecciati, stoffe colorate e un cucito di perline, e con scritti i nomi di città e paesi del mondo, sono esposti da questa mattina nella piazza centrale della chiesa di San Sperate, a sottolineare l’uguaglianza e la parità tra le persone.
Ideati dall’artista albanese Jonida Xherri, da tempo residente in Sicilia, i due lavori sono stati realizzati durante la residenza artistica che la giovane ha svolto dall’inizio dell’anno sino ai giorni scorsi all’interno del progetto Officin&Ideali. Residenze in transito.
Partita in estate a Modica, in Sicilia, la lavorazione del tappeto (delle dimensioni di 2 x 2,80 metri) è un’esperienza condivisa tra artisti e tessitori chiamati all’opera di cucito e ricamo, perché mentre si lavora insieme ci si racconta anche le proprie storie, che si riflettono nell’opera d’arte. Nei giorni scorsi, appena arrivata in Sardegna, Jonida Xherri ha proseguito la realizzazione del manufatto con l’aiuto di artisti e artigiani del tessile del posto, riuniti nel Museo del Crudo di San Sperate. Insieme all’arazzo, è stata realizzata anche una bandiera, dalla forma circolare, simbolo d’uguaglianza, dono dell’artista alla comunità di San Sperate: lunedì sarà donata al sindaco, Enrico Collu.
Spiega Jonida Xherri: «L’arazzo vuol essere una rappresentazione e una celebrazione della cittadinanza aperta e libera, dell’unione e dell’intreccio di popoli e culture. Nel manufatto, esposto nelle piazze centrali e popolari di molte altre località italiane, sono rappresentati tutti i paesi di origine degli autori che hanno partecipato alla tessitura, in fili intrecciati di 12 colori diversi».
L’arazzo, dopo la tappa di San Sperate, proseguirà il suo viaggio nelle piazze d’Italia.