Con il microcredito arriva per le coop uno strumento in più per superare la crisi. Ed è anche grazie a questo strumento che il sistema produttivo cooperativo della Sardegna dimostra in modo convincente la sua resilienza davanti agli affetti devastanti che la pandemia ha avuto sul sistema produttivo regionale. A chiarire il funzionamento dello strumento finanziario è Emanuele Cabras, direttore di Coopfin, la finanziaria delle cooperative, (Operatore di Microcredito, autorizzato da Banca d’Italia, che supporta le cooperative costituite da meno di 5 anni con sede in Sardegna). Organismo che negli ultimi 3 anni ha supportato oltre 150 cooperative, investendo oltre 3,5 milioni di euro e creando oltre 400 nuovi posti di lavoro.
«Il microcredito consente alle nuove cooperative di accedere a prestiti sino a 35.000 euro – dice il direttore –. Il Decreto Liquidità dell’aprile 2020 ha esteso sino a 50.000 Euro l’importo massimo dei prestiti. I prestiti sono coperti dalla garanzia dello Stato attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI. Durante la crisi in corso COOPFIN ha sostenuto le cooperative sarde concedendo le sospensioni dei pagamenti delle rate per oltre 1,2 Milioni di Euro e supportando la nascita e la ripresa di oltre 30 cooperative cooperative che danno lavoro a oltre 100 persone.»
La condizione di esclusione finanziaria coinvolge in Sardegna un numero molto elevato di persone e imprese, superiore al 25% della popolazione. Il microcredito non è da intendersi semplicemente quale credito di piccolo ammontare ma è, soprattutto, attenzione alla persona e al suo progetto di lavoro cooperativo, che porta ad accogliere, ascoltare e accompagnare chi si rivolge alla COOPFIN, all’interno di un modello di sviluppo delle comunità locali, basato su equità, solidarietà e sostenibilità ambientale.
«La strada – dice Emanuele Cabras, direttore di Coopfin – è quella dell’unione per superare le pressioni finanziarie e, soprattutto, lavorando instancabilmente per rimanere sempre in contatto con le cooperative, anche attraverso i suoi due strumenti finanziari: la finanziaria COOPFIN e il consorzio fidi FIDICOOP”.»
Per questo motivo, in occasione della sesta Giornata Europea della Microfinanza 2020 (organizzata da EMN, www.european-microfinance.org), COOPFIN (www.coopfin.it), finanziaria delle cooperative della Sardegna, ha previsto il lancio di una campagna sui social media attraverso un video che promuova il microcredito quale strumento utile per un rilancio dell’economia sarda: https://youtu.be/aECJCgV4h3Y .
«Il percorso iniziato nel 2010 (modifica del Testo Unico Bancario), reso operativo nel 2014 (emanazione dei decreti attuativi) e che ha portato nel 2016 all’avvio da parte di Banca d’Italia dell’elenco degli Operatori di Microcredito (12 quelli attualmente riconosciuti) richiede oggi di essere continuato e reso più agevole e proficuo attraverso una revisione puntuale dei decreti attuativi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni – dice Ignazio Angioni presidente di Coopfin Sardegna -. Appare chiaro inoltre che questo intervento normativo (per meglio definire l’ambito all’interno del quale operare e per ridurre vincoli e semplificare procedure) dovrà essere accompagnato da un’azione di sistema in grado di incidere in profondità sul fenomeno dell’esclusione finanziaria: ciò potrà avvenire solo se diverse misure pubbliche relative al welfare e alle politiche attive del lavoro, a livello regionale e nazionale, dialogheranno operativamente con l’azione degli intermediari finanziari specializzati e socialmente orientati a contrastare l’esclusione finanziaria.»
Per il presidente è necessaria «un’azione di sistema, e non un intervento occasionale e straordinario, in grado quindi di rendere ampia, strutturata e permanente l’offerta di microcredito e di microfinanza».