È atterrato intorno alle 16.00, a Sassari, il primo trasporto in elicottero di un paziente in Ecmo, cioè collegato al macchinario per l’ossigenazione artificiale del sangue. L’eccezionalità dell’intervento realizzato oggi, sabato 29 febbraio, che ha visto collaborare l’Aou di Sassari, l’Areus e l’Ats Sardegna-Assl di Nuoro, sta nell’organizzazione messa in campo, con l’impiego di due elicotteri di base ad Alghero ed Olbia.
A essere trasportato a Sassari è un paziente 45enne con una grave insufficienza respiratoria post influenzale (negativo per Covid-19). L’uomo si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva delle cliniche di viale San Pietro.
Il centro riferimento regionale per l’insufficienza respiratoria di Sassari già da ieri, dopo una telefonata dalla rianimazione del San Francesco di Nuoro, coordinata dal dottor Peppino Paffi, ha seguito costantemente l’evolversi della situazione. I medici, considerato che il quadro respiratorio andava progressivamente aggravandosi, hanno deciso di organizzare la missione salvavita di oggi, con l’obiettivo di centralizzare il paziente a Sassari con il supporto Ecmo.
Si tratta della prima missione Ecmo con trasporto dell’equipe sul posto quindi rientro a Sassari con eliambulanza, appositamente organizzata per il trasporto del paziente con il macchinario per la respirazione artificiale.
I responsabili delle due elibasi, il dottor Marco Vidili ad Alghero e Andrea Balata ad Olbia, hanno organizzato con la centrale operativa del 118 il supporto logistico di trasporto della missione a Nuoro. L’equipe di Sassari, composta e coordinata dall’anestesista professoressa Daniela Pasero, dal cardiochirurgo Gian Giacomo Carta, dal perfusionista Emanuela Desogus e dall’infermiere Enrico Pinna, a bordo dell’elicottero T2 145 di stanza ad Alghero, alle 10.00, ha raggiunto il San Francesco di Nuoro. Qui, nella rianimazione nuorese, i medici hanno proceduto all’applicazione della macchina per l’ossigenazione extracorporea.
Quindi nel pomeriggio, a riportare a Sassari, alle 16.00, l’equipe con il paziente è stato l’elicottero AW139 dell’elibase di Olbia.
«Per la Sardegna – dice il direttore del centro regionale di riferimento professor Pier Paolo Terragni – si tratta di un importante risultato, perché questo tipo di trasporto, al momento, viene svolto in poche regioni d’Italia. L’intervento mostra, inoltre, la capacità di immediata risposta sanitaria anche ai casi più urgenti.»
«Siamo all’avanguardia a livello nazionale – afferma il direttore generale di Areus Giorgio Lenzotti – e quando le cose sono fatte in stretta sinergia consentono di dare la migliore assistenza ai cittadini e siamo orgogliosi di questa collaborazione e del risultato.»
«Il trasporto in elicottero di questi casi – aggiunge il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – consente di essere più celeri nel prestare le dovute cure ai pazienti con queste patologie, quindi di centralizzarli qui a Sassari dove ha sede il centro di riferimento.»
Il trasporto è avvenuto grazie anche alla convenzione che Aou di Sassari e Areus hanno siglato a novembre scorso, che ha approvato il protocollo operativo per la gestione dell’insufficienza respiratoria acuta grave.