«Nell’evoluzione della pandemia, i principali indicatori utilizzati su tutto il territorio nazionale descrivono oggi una criticità moderata per la Sardegna, con un andamento tendenzialmente migliore rispetto ad altre regioni. Una situazione che va consolidata con l’auspicio che i primi segnali di un rallentamento vengano fissati in una fase di ‘plateaux’, fino all’inversione della curva.»
Lo ha detto il presidente Christian Solinas, che oggi, insieme all’assessore della Sanità, Mario Nieddu, e ai dirigenti delle aziende del sistema sanitario dell’Isola, ha presentato il piano di intervento regionale in emergenza Covid-19 nell’arco temporale di 40 giorni.
«Un atto di programmazione – precisa il presidente della Regione – indispensabile per l’efficacia delle misure in campo, reso possibile grazie al lavoro sinergico fra le aziende sanitarie delle Sardegna di concerto con la Regione. Mentre qualcuno montava casi mediatici che hanno generato un’immagine negativa della Sardegna come untrice del resto d’Italia, c’era chi lavorava per garantire al meglio la salute dei sardi e affrontare al meglio l’emergenza in corso.»
Il documento ha come punto di partenza la rimodulazione della dotazione di posti letto dedicati alla gestione dei pazienti affetti da SARS-Cov2 varata dalla giunta il cinque novembre, in aggiornamento di quanto già stabilito dall’esecutivo regionale ad aprile. La programmazione a quaranta giorni fornisce un’analisi di contesto, con la progressione e le dinamiche di diffusione del virus nelle ultime settimane sul territorio regionale, e un’analisi di processo, individuando l’attivazione dei posti letto e i percorsi d’assistenza dei pazienti positivi, sia sintomatici, sia asintomatici, mettendo a fuoco le attuali criticità e indicando le azioni necessarie a farvi fronte.
«La modularità del piano regionale – dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento all’impostazione adottata già nelle precedenti fasi – ci ha consentito fino a oggi di garantire assistenza ai pazienti Covid mantenendo attivi servizi dedicati a chi soffre di altre patologie. Procedere per ‘step’ è fondamentale per ottimizzare le risorse in campo.»
Sulle azioni che la Regione sta mettendo in campo l’assessore della Sanità ha ricordato che «la battaglia contro il virus non si vince in ospedale, ma sul territorio e a questo scopo abbiamo previsto un incremento del personale. Stiamo potenziando gli organici attraverso il bando della protezione civile e procedendo con l’assegnazione di incarichi con il bando di Ats. Inoltre stiamo implementando una piattaforma informatica, che una volta ultimata, consentirà maggiore efficienza nella condivisione dei dati per tutti i soggetti deputati al controllo e gestione dei casi: autorità sanitaria, sindaci e forze dell’ordine».