Tendi la tua mano al povero (cfr. Sir 7,32. E’ il tema della IV Giornata Mondiale del povero che Papa Francesco ha istituito per sensibilizzare tutti sull’emergenza povertà.
La povertà assume sempre volti diversi che richiedono attenzione ad ogni condizione particolare e aggiunge Papa Francesco possiamo incontrare il Signore Gesù che ha sempre sempre di essere presente nei suoi fratelli più deboli.
Oggi più che mai la situazione si è ulteriormente aggravata a causa della Pandemia che ha creato un profondo argine di indifferenza.
Noi – prosegue Papa Bergoglio -, non possiamo esimerci dal creare un atteggiamento diverso nei confronti del Povero che grida aiuto, un aiuto silenzioso che attende un aiuto.
La locandina su questo tema ci dà una immagine chiara e forte, dove un povero bussa ad una porta e tende la mano a chi si affaccia sulla porta e lui stesso tende la mano.
Dall’immagine traspare un atto di estrema carità che non deve essere interpretata come l’atto dell’aiuto del povero, un atto quasi di indifferenza e un gesto come a lavarsi la coscienza.
L’atto del dare e ricevere, denota un atteggiamento di una profonda presa di coscienza, è l’atto stesso del donare che esprime interamente la Cristianità, l’essenza del fratello che aiuta il fratello, riproponendoci l’immagine bellissima di San Francesco che Papa Francesco nella sue Enciclica “Fratres Omnes” ci dà l’immagine bellissima del dare senza nulla chiedere, ma soprattutto essere tutti sullo stesso piano ed essere fratelli.
Il Povero non può essere relegato ai margini di una società opulenta e ora siamo chiamati tutti a serrare le fila e ad affiancare chi ha più bisogno e aiutarlo sempre.
Armando Cusa