«Stamattina diversi sindaci e amministratori si sono autoconvocati davanti all’ospedale San Francesco di Nuoro. Di domenica mattina, perché per i sindaci, gli operatori sanitari, i volontari e per tantissime altre categorie non esiste la domenica, specie in emergenza. Solo alcuni messaggi, insieme alla totale solidarietà ai lavoratori della sanità e ai volontari sperando che non si creino inutili e sterili polemiche ma si cerchino immediatamente soluzioni.»
A scriverlo, su Facebook, è la,sindaca di Fonni, Daniela Falconi che aggiunge: «La nostra non era una protesta ma un vero e proprio grido d’allarme a nome di tutti i cittadini che rappresentiamo.
Non abbiamo dati sulla diffusione reale del virus nelle nostre comunità ma in compenso abbiamo concittadini stanchi, preoccupati, confusi e in attesa di risposte da parte delle autorità sanitarie».
«La situazione dell’ospedale San Francesco – denuncia Daniela Falconi – non può più reggere in questo modo. Solo ieri un mio concittadino ha aspettato 28 ore in ambulanza prima di accedere al pronto soccorso, e se non fosse stato per il figlio e per i volontari della Pro Vita che l’hanno assistito non so cosa sarebbe potuto succedere. E questo non è un caso isolato, visto che questo dramma si ripete ogni volta che un’ambulanza parte dal proprio paese.»
«Ci rassicurano – conclude Daniela Falconi – su piani di emergenza per il San Francesco e per risolvere la criticità sui territori. Proprio mentre eravamo nel piazzale abbiamo assistito ad un sopralluogo della protezione civile sull’ospedale da campo che dovrebbe entrare in funzione, anche se non sappiamo quando. Servono fatti. Subito. Magari ieri, perché oggi è già tardi.
“Solo” questo chiediamo: personale, procedure, piani di emergenza chiari e operativi, assistenza.
Non ci interessano ne le polemiche ne le accuse. Ci interessano i cittadini e la tenuta delle nostre comunità.»
Antonio Caria