La Regione destina altri 3 milioni e mezzo di euro in favore delle famiglie in difficoltà che risiedono in abitazioni in affitto. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, ha approvato la delibera per la ripartizione delle risorse statali integrative assegnate al Fondo nazionale per l’annualità 2020, in aggiunta a quelle già trasferite ai Comuni per far fronte al fabbisogno 2020, erogate in seguito al bando regionale nei mesi gennaio-aprile (6.864.563).
«I canoni di locazione possono costituire un elemento di forte disagio sociale, per questo abbiamo il dovere di promuovere strategie e strumenti in grado di alleviare situazioni di comprovata difficoltà, accentuate dall’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Questa ulteriore iniezione di risorse rappresenta una risposta al disagio abitativo e segue un intenso lavoro portato avanti con determinazione dalla Regione sia sul piano dell’edilizia abitativa per quanto riguarda il patrimonio esistente e sia sul piano normativo attraverso la revisione della legge 13, con l’obiettivo di arrivare quanto prima ad avere una legge in materia che sia aggiornata e improntata al soddisfacimento delle esigenze di una società moderna.»
È di una settimana fa l’approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo disegno di legge che andrà a normare l’edilizia residenziale pubblica grazie al superamento della legge 13 del 1989, in vigore a distanza di oltre 30 anni dalla sua emanazione e per questo superata nonostante gli aggiornamenti che nel tempo hanno cercato di adattarla al contesto sociale ed economico.
La delibera approvata nell’ultima seduta di Giunta recepisce i criteri individuati dal Governo per consentire ai Comuni un più agevole utilizzo dei fondi. In particolare i Comuni potranno prevedere, nei loro bandi, l’ampliamento della platea dei beneficiari consentendo l’accesso ai contributi anche ai soggetti in possesso di un indice della situazione economica equivalente, Isee, non superiore a 35.000 euro (sinora il limite è di 14.162 euro) che presentino un’autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 20 per cento nel periodo marzo-maggio 2020 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente e di non disporre di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e/o degli oneri accessori.
I Comuni potranno valutare se predisporre un nuovo bando o destinare le risorse ai beneficiari del bando precedente per le mensilità maggio–dicembre oppure a copertura del fabbisogno non soddisfatto nelle mensilità gennaio–aprile.