«Sono ancora pochi i sardi che hanno attivato la tessera sanitaria ed il fascicolo sanitario elettronico. I vantaggi dell’utilizzo delle tecnologie digitali più innovative anche in campo sanitario e assistenziale sono indubbi, ma ciononostante, sono molti i cittadini sardi che sembrano non esserne consapevoli. Soprattutto ora, in piena emergenza pandemica, quando l’accesso agli ospedali o agli ambulatori è quasi precluso o comunque difficoltoso, il rapporto tra paziente e Servizio sanitario regionale potrebbe essere molto facilitato se si sapesse che sul fascicolo elettronico si può disporre del referto del tampone naso-faringeo eseguito solo il giorno prima o avere la prescrizione di un farmaco senza doversi recare dal medico. Una sanità digitale deve però essere inclusiva e rivolgersi a tutti, non solo a coloro che dispongono di conoscenze specifiche e strumenti adeguati, ma anche a tutta quella larga fetta di popolazione costituita da anziani che, pur barcamenandosi sui social, hanno difficoltà a cavarsela tra SPID, CNS, PIN o PUK.»
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del Partito democratico Salvatore Corrias.
«Per questo chiediamo al presidente Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu – aggiunge Salvatore Corrias, primo firmatario dell’interrogazione -, pur nella consapevolezza della pressione cui è sottoposta la componente organizzativa e gestionale del sistema sanitario sardo in questo momento, di voler dare rinnovata diffusione attraverso adeguate campagne di comunicazione, non solo al fascicolo sanitario elettronico e al suo utilizzo, ma anche a tutti gli strumenti di telemedicina già operativi.»
«Chiediamo anche di voler attivare, a beneficio di anziani e di cittadini che non hanno familiarità con gli strumenti dell’innovazione tecnologica – conclude Salvatore Corrias -, modalità assistite di accesso ai servizi e alle informazioni affinché tutti possano beneficiare, senza discriminazioni e preclusioni, dello snellimento delle procedure.»