Un altro set in partenza in Sardegna, nel pieno rispetto del protocollo anti Covid-19 delle produzioni cinematografiche, a testimonianza della capacità della Sardegna di accogliere in sicurezza i professionisti dell’audiovisivo.
Si tratta di “Sonaggios”, il nuovo documentario del regista ogliastrino Pietro Mereu che racconta la storia di due famiglie di Tonara, i Floris e i Sulis, che portano avanti l’antica tradizione della manifattura dei campanacci, lottando – con due diverse filosofie – per preservarla dall’estinzione.
La storia di questo antico strumento che assolve molteplici funzioni sociali – dissuasore sonoro per furti, calmante per il bestiame e simbolo di onore e prestigio per i pastori – parte quindi da Tonara, piccolo paese della Barbagia, dove sono iniziate venerdì 13 novembre le riprese del documentario.
«Ho incontrato la famiglia Floris tre anni fa – racconta Pietro Mereu – mentre stavo girando a Tonara per un film internazionale. Essendo nato e cresciuto in Sardegna, ho la fortuna di poter raccontare molte storia sulla mia terra e le mie radici, ma quella dei “Sonaggios” ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Per questo sentivo l’urgenza di raccontarla al mondo, perché nonostante le enormi difficoltà, le due famiglie non hanno tradito le vecchie tradizioni per abbracciare nuovi modelli produttivi. Per me rappresentano ciò che ammiro di più: determinazione, passione e la voglia incrollabile di creare un lascito duraturo, che va oltre sé stessi».