Gianni Schicchi, ultimo atto del Trittico di Giacomo Puccini, chiuderà venerdì 27 novembre – con repliche sabato 28 e domenica 29 – la Stagione lirica 2020 di Sassari, curata dall’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”. Assente da Sassari dal 1996, l’opera – completa di scene e costumi – andrà in scena al Comunale di Sassari venerdì 27, alle ore 21.00, (in diretta sull’emittente tv Videolina, canale 10 del digitale terrestre, via satellite sul canale 819 di Sky e Tivùsat, in live streaming su Videolina e Unione Sarda sabato 28 alle ore 20 e domenica 29 alle ore 17.00 (in diretta streaming sul sito entreconcertidecarolis.it. Le restrizioni anti-Covid che costringono a tenere chiuse le porte del teatro non hanno bloccato l’attività dell’Ente Concerti, che fin dall’inizio della Stagione ha deciso di mantenere in programma tutte le recite – tre per ogni produzione – per onorare gli accordi presi con le maestranze, con gli artisti scritturati e con il pubblico, che anche da casa ha dimostrato grande affetto e vicinanza in un momento così difficile.
Gianni Schicchi va in scena a Sassari in un nuovo allestimento originale dell’Ente Concerti in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari: da anni, infatti, una produzione della Stagione lirica viene affidata agli allievi dell’Accademia – l’unica in Sardegna – che per Schicchi hanno ideato e realizzato scene, videoproiezioni e costumi, questi ultimi costruiti quasi
Il cast presenta un nome di livello internazionale nel ruolo del protagonista: a vestire i panni di Schicchi sarà, infatti, il baritono Lucio Gallo, regolarmente ospite nei teatri più prestigiosi del mondo, dal Metropolitan di New York al Covent Garden di Londra, dal Bolshoi di Mosca alla Scala di Milano. Con lui con lui il mezzosoprano di grande esperienza Anna Maria Chiuri (Zita), Sara Rossini (Lauretta) Giuseppe Infantino (Rinuccio), William Hernández (Spinelloccio/
L’Orchestra dell’Ente Concerti – forzatamente ridotta a 36 elementi per le prescrizioni anti-Covid – sarà diretta dal sassarese Leonardo Sini, giovane ma già in carriera, vincitore nel 2017 del prestigioso premio “Maestro Solti” a Budapest tra 160 candidati.
Come già accaduto per gli altri due atti del Trittico, l’opera sarà preceduta da una meditazione musicale: una breve presentazione del direttore artistico Stefano Garau e un brano, nell’occasione “Dulche terra mia” di Antonio Costa, eseguito con l’orchestra dal tenore Claudio Deledda e dal soprano Rita Cugusi. Alla fine dello spettacolo – come al termine di Suor Angelica – i cantanti torneranno in scena e la platea si riempirà delle maestranze del teatro, nel silenzio generale, a sottolineare il momento di estrema difficoltà attraversato dal mondo della cultura e dal teatro dell’Opera in particolare.