La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ha stanziato oltre 2 milioni 400mila euro per lo svolgimento delle attività a distanza.
«Questo – sottolinea Andrea Biancareddu – per la necessità di garantire lo svolgimento di attività di apprendimento a distanza degli studenti sardi, durante il periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 che tanto pesantemente sta colpendo il mondo dell’istruzione.»
Circa un milione e 400mila euro sono stati destinati ai Comuni per la didattica a distanza per implementare la connettività nelle zone molto spesso scoperte dai gestori di telefonia. I fondi sono assegnati per le scuole superiori ma si estenderanno anche alle elementari e medie qualora dovesse essere necessario ricorrere alla DAD se la situazione del contagio dovesse rendersi necessario.
Un altro milione di euro è invece destinato alle due Università sarde, a beneficio degli studenti universitari da ripartire e utilizzare secondo quanto stabilito. All’Università degli Studi di Cagliari andranno 650mila euro mentre a favore all’Università degli Studi di Sassari vengono assegnati 350mila euro, per l’utilizzo delle tecnologie a favore degli studenti universitari che frequentano in Sardegna corsi universitari per il corrente anno accademico 2020-2021, con la finalità di sostenere le attività di apprendimento a distanza.
L’incertezza della situazione procurata dalla emergenza epidemiologica da Covid-19 richiede che si sostengano gli studenti universitari nello svolgimento delle attività a distanza per l’anno accademico 2020-2021 per ridurre il fenomeno della dispersione universitaria e compensare il mancato svolgimento delle attività didattiche in presenza attraverso la distribuzione agli studenti di hot-spot e canoni di connettività per un anno, assegnati mediante selezioni pubbliche e attribuzione in ordine di reddito ISEE, per canoni e licenze di piattaforme e altre risorse elettroniche per la didattica alla distanza per un anno.