«Le nuove restrizioni e i limiti alla mobilità varati con l’ultimo Dpcm rischiano di affossare ulteriormente il settore del turismo con gravi ripercussioni sulla ripresa e con un impatto drammatico sull’occupazione. La gravità della situazione dal punto di vista sanitario non può impedire di cogliere alcune incongruenze contenute nei provvedimenti dell’Esecutivo.»
Lo scrive, in una nota, Paolo Capone, segretario generale dell’UGL.
«Il divieto di spostamenti fra piccoli Comuni anche se limitrofi, rischia di creare forti disparità rispetto a chi, ad esempio, vive in grandi città e potrà godere di maggiore libertà di movimento. Se consideriamo che in altri Paesi europei la liquidità erogata è arrivata a coprire anche il 70% delle perdite subite dal comparto turistico, appare evidente che in questa fase occorre moltiplicare i contributi a fondo perduto in vista delle perdite ingenti di quest’anno – conclude Paolo Capone -. Al tempo stesso è fondamentale concentrare le risorse sulle politiche attive del lavoro smantellando l’impianto fondato sui ‘navigator’ rivelatosi fallimentare per ammissione degli stessi ideatori. I cittadini italiani si aspettano fatti concreti non ulteriore propaganda elettorale.»