Riaffermare il valore della cultura umanistica è stato l’obiettivo della tavola rotonda promossa dall’Università di Cagliari organizzata all’interno dei programma per i festeggiamenti dei 400 anni dalla Fondazione. Ai lavori, che si sono svolti in modalità telematica, hnno preso parte tra gli altri, il Salvatore Mereu e Marcello Fois.
«Quando mi sono iscritto al Dams – queste le parole del regista –, avevo quasi timore di dirlo in giro. Oggi è stato tutto superato, queste professioni sono state ampiamente sdoganate: il suggerimento che dò a chi volesse intraprendere questa strada è sapere esattamente cosa hanno fatto gli altri, non illudersi di arrivare per primi a qualcosa. La scelta del vostro Ateneo di inserire il cinema e lo spettacolo tra gli studi umanistici è stata davvero indovinata, perché sapere cos’è il cinema dà agli studenti la misura della sfida che stanno per affrontare.»
«Uno dei luoghi comuni peggiori in Italia – ha sottolineato invece lo scrittore – è che tutti siano scrittori, come pensare che chiunque abbia un telefonino in grado di filmare sia un regista. C’è invece una categoria di persone che nelle società deve essere riconosciuta come tale, perché hanno studiato ed approfondito questa professione. Per questo gli studi umanistici sono basilari per qualunque altra disciplina non lo si dice mai abbastanza. Da essi si accede a qualunque altro studio, l’opposto non è sempre vero. Un medico che ha studiato greco è un po’ più medico, dirà ‘epatite’ con più coscienza, perché ha un rapporto con la parola endemico. C’è molta gente che pubblica, ma pochissimi scrittori in questo Paese, ci sono tanti che fotografano ma pochi fotografi, tantissimi scrivono poesie o girano video, ma pochissimi poeti e registi.»
In apertura il Rettore Maria Del Zompo aveva posto l’accento sul fatto che si tratta di «400 anni di una storia appassionata e appassionante. La facoltà di Studi umanistici è stata una delle prime a dar vita all’ateneo cagliaritano: oggi noi sottolineiamo l’importanza, la bellezza e il fascino di una cultura umanistica essenziale per la crescita di tutti noi».