Nonostante il Coronavirus e sebbene in versione ridotta, ritorna a Stintino, per il tredicesimo anno di fila, il tradizionale presepe a grandezza naturale allestito nella piazza largo Cala d’Oliva.
Sul prato allestito dagli operai del Comune, sono state sistemate la statue dei pastori, con pecore e caprette, quindi ancora vitellini, gli asinelli bianchi dell’Asinara, alcuni angeli, le statue dei musicanti e quelle realizzate in onore della Confraternita della Beata Vergine della Difesa e la new entry: una nuova statua quella della popolana Carmela, una delle figure fondamentali del presepe napoletano, in arrivo proprio dalla Campania.
«Quest’anno il presepe non poteva certo mancare – ha dichiarato il sindaco, Antonio Diana – ma per evitare assembramenti abbiamo deciso di realizzarlo in forma più contenuta rispetto alle passate edizioni». Un presepe ormai diventato parte integrande della comunità stintinese tanto che ogni statua viene adottata simbolicamente da una famiglia o da un intero condominio.
«Un appuntamento immancabile per noi – ha aggiunto l’assessora del Turismo, Francesca Demontis – e che siamo sicuri darà agli stintinesi, e non solo, un’occasione di riflessione in questo periodo, dal quale vogliamo uscire quanto prima.»
La Betlemme d’Europa è organizzata dall’associazione culturale il Tempo della Memoria in collaborazione con l’amministrazione comunale. Anche quest’anno, con l’hashtag #presepestintino2020 sarà possibile condividere su Instagram le fotografie del presepe, che potranno essere condivise anche sulla pagina Facebook Stintino Christmas.
Antonio Caria