«Sul nuovo Centro Anziani di viale della Resistenza si rende necessario chiarire sull’iter della procedura al fine di sgombrare il campo da interpretazioni non aderenti alla realtà. È del tutto falsa, perché priva di alcun fondamento, la tesi secondo la quale per l’iter della nuova residenza Antoni Simon Mossa “non è stato neanche affidato il servizio di ingegneria e architettura” e che “neanche è stata affidata la progettazione”. Affermazioni di questo tipo fatte da consiglieri comunali che dovrebbero conoscere il funzionamento dei procedimenti delle opere pubbliche non dovrebbero esistere, a meno che non si vogliano seminare inutili allarmismi e strumentali proteste. Tali considerazioni infatti non possono essere ricondotte alla mera ignoranza del funzionamento di un’opera pubblica di una certa portata, sebbene dovuta alla scarsa esperienza maturata sul campo. Una brutta figura, quindi, quella dei consiglieri di opposizione, che richiede di riportare alla reale dimensione l’argomento, sbarazzando dalle bugie un tema così delicato come quello riguardante il futuro degli anziani.»
Con una nota, il comune di Alghero ha replicato alle accuse dei consiglieri comunali del centrosinistra. «Il programma avviato dalla giunta Conoci procede senza sosta: la progettazione affidata allo studio di architettura Ortu, Pillola e Associati, il gruppo di lavoro con esperienza pluriennale nelle attività di progettazione di strutture analoghe a livello nazionale con grande contenuto specialistico, sta intervenendo sulla progettazione preliminare, così come da programma.»
«Lunedì, peraltro – proseguono dal Comune – sono i programma gli esami geotecnici. Tutt’altro che ferma, la procedura ha avuto un’accelerata importante che arriva da Pietro Simon, figlio del celebre architetto che ideò la struttura negli anni 50. E che consente, anzi, di accorciare notevolmente i tempi e all’Amministrazione di risparmiare importanti risorse. Si snellisce così, ulteriormente, l’iter che porterà l’Amministrazione a rispettare il cronoprogramma per arrivare alla definizione del progetto preliminare, fino all’avvio dei lavori. È chiaro che la fase di progettazione definitiva ed esecutiva verrà affidata nei primi mesi del 2021. Così come descritto nel Programma Biennale per l’acquisizione dei servizi e delle forniture”, trattandosi di un servizio, la progettazione. La polemica sul nulla di certa opposizione non può trovare alcun fondamento né giustificazione, neppure con l’attenuante della scarsa esperienza. Nonostante le comprensibili impreparazioni sull’argomento, il complesso, grazie all’investimento di 7,9 milioni di euro tornerà a svolgere le funzioni per le quali è stato progettato e diventerà un nuovo e moderno centro adeguato alle normative vigenti, senza alcun intoppo.»
Con una nota, il comune di Alghero ha replicato alle accuse dei consiglieri comunali del centrosinistra. «Il programma avviato dalla giunta Conoci procede senza sosta: la progettazione affidata allo studio di architettura Ortu, Pillola e Associati, il gruppo di lavoro con esperienza pluriennale nelle attività di progettazione di strutture analoghe a livello nazionale con grande contenuto specialistico, sta intervenendo sulla progettazione preliminare, così come da programma.»
«Lunedì, peraltro – proseguono dal Comune – sono i programma gli esami geotecnici. Tutt’altro che ferma, la procedura ha avuto un’accelerata importante che arriva da Pietro Simon, figlio del celebre architetto che ideò la struttura negli anni 50. E che consente, anzi, di accorciare notevolmente i tempi e all’Amministrazione di risparmiare importanti risorse. Si snellisce così, ulteriormente, l’iter che porterà l’Amministrazione a rispettare il cronoprogramma per arrivare alla definizione del progetto preliminare, fino all’avvio dei lavori. È chiaro che la fase di progettazione definitiva ed esecutiva verrà affidata nei primi mesi del 2021. Così come descritto nel Programma Biennale per l’acquisizione dei servizi e delle forniture”, trattandosi di un servizio, la progettazione. La polemica sul nulla di certa opposizione non può trovare alcun fondamento né giustificazione, neppure con l’attenuante della scarsa esperienza. Nonostante le comprensibili impreparazioni sull’argomento, il complesso, grazie all’investimento di 7,9 milioni di euro tornerà a svolgere le funzioni per le quali è stato progettato e diventerà un nuovo e moderno centro adeguato alle normative vigenti, senza alcun intoppo.»
Antonio Caria