La statuina di un’operatrice sanitaria anti-Covid, munita di mascherina, verrà consegnata domani, mercoledì 23 dicembre, alle ore 10.00, presso l’arcidiocesi di Cagliari, in via Monsignor Cogoni, al vescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi, dai rappresentanti territoriali di Cagliari di Coldiretti, con il presidente Giorgio Demurtas e il direttore regionale Luca Saba, e di Confartigianato, con il presidente Fabio Mereu ed il segretario Pietro Paolo Spada.
Simbolo dell’impegno e del sacrificio di tutto il mondo della sanitàper la cura delle persone colpite dalla pandemia, nato dalla collaborazione tra Confartigianato e Coldiretti, realizzate da un laboratorio artigiano di arte presepiale, sotto l’egida di Fondazione Symbola e del Manifesto di Assisi, il nuovo personaggio del presepe
2020 verrà consegnato nella mani del Vescovo quale segno di riconoscenza verso tutti gli eroi del nostro tempo che lottano per sconfiggere la pandemia e a testimonianza del coraggio e dell’impegno concreto di oltre 4 milioni di artigiani, coltivatori e piccoli imprenditori per costruire la rinascita del tessuto produttivo della regione e dell’intero Paese.
«Come ha detto il Santo Padre – afferma il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas – l’emergenza sanitaria ci aiuti a ritrovare i valori autentici. Con la statuina dell’infermiera con la mascherina vogliano sottolineare il valore della solidarietà, della sobrietà, del prodigarsi per gli altri, del rispetto.»
«In questo inedito e singolare Natale – sottolineano Fabio Mereu e Pietro Paolo Spada, presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegna – vogliamo mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. Un riconoscimento a tutti gli eroi che lottano per sconfiggere la pandemia e a testimonianza del coraggio e dell’impegno concreto di tutti per costruire la rinascita del tessuto produttivo del nostro Paese.»
Coldiretti e Confartigianato, a livello nazionale, hanno voluto così avviare un’iniziativa pluriennale per valorizzare la tradizione del presepe mettendo in evidenza i mestieri che aggiornano e attualizzano i personaggi del Presepe.
Per Coldiretti e Confartigianato, il presepe è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia
attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità. Una tradizione favorita quest’anno dal maggior tempo trascorso a casa a causa delle limitazioni rese necessarie per combattere la pandemia che in molte famiglie ha riunito genitori e figli proprio nell’allestimento di presepi ed alberi di Natale. Una
esperienza sostenuta dal Santo Padre che in Piazza San Pietro ha ricordato che proprio «in questi giorni anche in tante case vengono preparati questi due segni natalizi per la gioia dei bambini e anche dei grandi. Sono segni di speranza specialmente in questo tempo difficile».