«C’è voluto il sacrificio di anziani e personale sanitario per far capire, ai politici e agli economisti, che il bene della salute non ha prezzo e non può dipendere da ricerca di poltrone e rendite partitiche.»
Lo dice Alberto Farina, segretario generale regionale della FNP-CISL.
Sono 236.000 i pensionati sardi con pensione inferiore a 1.000/euro mese. «Il Coronavirus ha emesso una drammatica sentenza: anziani e personale medico, infermieristico e assistenziale stanno pagando il prezzo più alto e drammatico a causa delle carenze strutturali e dei tagli incondizionati al sistema sanitario nazionale e regionale. Dei 670 morti causa Covid registrati in Sardegna da marzo a oggi la stragrande maggioranza appartiene. Due sono i problemi – aggiunge Alberto Farina che l’altro ieri fa ha coordinato i lavori in videoconferenza del Consiglio generale dei pensionati, al quale hanno partecipato Gavino Carta segretario generale Cisl sarda e Piero Ragazzini segretario nazionale FNP – che Stato e Regione devono affrontare al più presto: 1) la riforma dell’intero sistema delle RSA attraverso il potenziamento dell’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina. In certe Residenze sanitarie assistenziali la morte, che non è mai facile da affrontare, è stata – non per colpa degli operatori a volte eroici per generosità – letteralmente straziante”. 2) Altro intervento urgente per la FNP è “Ripensare il Servizio sanitario pubblico attraverso interventi strutturali: aumento degli organici, territorialità, contrasto alle malattie croniche. In Sardegna il 44,1% delle persone soffre di almeno una malattia cronica; il 26,3% di almeno 2 malattie croniche; il 19,3% di ipertensione, il 12,4 di osteoperosi, il 21,7% di artrite e artrosi”. 3) La FNP Cisl punta a un terzo obiettivo: la rivalutazione delle pensioni.»
«E’ scandaloso che in Italia 1 pensionato su 3 abbia un assegno pensionistico sotto 1.000 euro/mese. Ancora più scandaloso in Sardegna dove questo rapporto diventa ancora più alto: su 421 pensioni erogate in Sardegna 236.000 non raggiungono 1-000 euro/mese – conclude Alberto Farina -. Nella nostra isola, infatti, l’Inps eroga ai lavoratori provenienti dal sistema privato circa 320.000 pensioni: l’assegno medio per gli uomini è 1.100 euro/mese, per le donne 660 euro/mese. Importi scandalosi.»