La capogruppo del M5S Desirè Manca smentisce categoricamente – in una nota – di aver opposto alcuna resistenza all’approvazione della legge finanziaria approdata oggi in Consiglio regionale. Desirè Manca ed i consiglieri del M5S Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas hanno chiesto che dal provvedimento, approdato oggi in aula con una procedura d’urgenza, venissero espunte tutte quelle norme superflue, prive del carattere d’emergenza e pertanto distanti dall’unico obbiettivo immediato: arginare la crisi sanitaria ed economica dovuta al Covid-19.
«Siamo stati chiamati a votare un provvedimento con carattere d’urgenza attraverso una procedura semplificata – spiegano i consiglieri del M5S – ma ci siamo trovati di fronte ad un testo contenente numerose misure prive del carattere d’emergenza, superflue in questo momento cruciale in cui lo sforzo della politica deve essere diretto in via esclusiva a ridurre le catastrofiche ripercussioni della diffusione del Covid-19. I dubbi espressi dal M5S riguardavano esclusivamente questo, e stamane, in accordo con l’assessore Giuseppe Fasolino, abbiamo apportato le modifiche ritenute necessarie.»
«Abbiamo pertanto chiesto – proseguono i consiglieri del M5S – che il provvedimento contenesse esclusivamente misure volte ad affrontare con urgenza l’emergenza sanitaria e che contenesse inoltre tutte le misure finanziarie necessarie ad arginare le già evidenti e preoccupanti ripercussioni sul tessuto economico e sociale della nostra isola.»
«Abbiamo chiesto alla Regione di mettere in primo piano i sardi. Di sostenere la nostra debole rete sanitaria e di aiutare gli imprenditori, gli albergatori, i commercianti, e tutte quelle categorie di lavoratori che stanno già subendo un pesantissimo colpo da quando la cosiddetta “zona rossa” è stata estesa a tutta Italia – concludono i consiglieri del M5S -. Un blocco necessario, deciso dalle autorità per arginare il diffondersi del Coronavirus come unico metodo efficace, al quale dobbiamo sopperire con fondi e misure regionali perché nessuna attività fallisca, nessuno venga lasciato solo.»